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26 October 2015

Incidente Rossi - Marquez a Sepang: chi ha ragione?

Quello che è accaduto tra Valentino e Marc alla curva 14 del giro 7 durante la gara della MotoGP in Malesia è frutto di uno scontro iniziato molto tempo fa. Ecco cosa sta succedendo (secondo me)

Partiamo dai fatti

Mi sembra che sul contatto Rossi - Marquez di Sepang non ci si più nulla da dire, o meglio, che tutto quello che bisognava dire sia già stato detto con obiettività dalla Direzione Gara. La quale, tempi alla mano, ha riconosciuto che la condotta di gara di Marquez è stata moralmente sbagliata, ovvero volta a ostacolare Rossi, ma che questo non va contro le regole in quanto sorpassi e controsorpassi sono avvenuti senza contatti; mentre invece che la manovra di Rossi - che ha portato alla caduta di Marquez - va contro le regole, e va quindi sanzionata (leggete qui le dichiarazioni).
Quello che sappiamo per certo, quindi, è questo: Marquez ha corso con lo scopo di rallentare Valentino e Valentino, inca***to come un bufalo, in qualche modo l’ha fatto cadere. Partirei da qui per fare alcune personalissime considerazioni - e ve lo anticipo, non per forza a favore del Dottore. 
1/50 Danilo Petrucci

Ostilità (più o meno) manifesta

La prima che mi viene in mente è che Valentino ha detto la verità in conferenza stampa quando ha resa pubblica l’ostilità di Marc nei suoi confronti. I più attenti avevano già notato alcune stranezze nei tempi del 93 a Phillip Island, ma poteva anche darsi che la storia della gomma surriscaldata avesse una sua corrispondenza con la realtà. Evidentemente non era così.

Il cabroncito non dimentica

La seconda è: perché Marquez è così arrabbiato con Valentino? I fatti dimostrano che tra i due l’unico che ha parlato chiaro è Rossi, per cui mi sento di credere ancora a lui, che fornisce un quadro più che plausibile. Marquez ha una personalità fortissima, da campione e fuoriclasse quale è, e non ha digerito con un sorriso gli episodi di Assen e di Termas de Rio Hondo come ha voluto farci credere. Col cavolo. È arrabbiatissimo per questo, e ora si sta vendicando facendo perdere il Mondiale a Rossi. O meglio: togliendoli la possibilità di giocarselo.

Rossi non è un santo, ma…

Terza considerazione: ci sta che Marquez sia arrabbiato. La mossa di Rossi ad Assen è stata astuta, quella in Argentina più sporca, secondo me - ed evidentemente secondo Marquez. Per cui, in una certa misura, capisco il risentimento dello spagnolo. Valentino non è uno stinco di santo e quando nel duello chi perde sei tu, astro della MotoGP, fenomeno e chissà, nuovo miglior pilota di tutti i tempi, è dura mandarla giù. Tuttavia avrei compreso di più Marquez se si fosse limitato alla “vendettina” di Phillip Island. Ostacolato Valentino con una strategia che neanche Machiavelli (tanto di cappello!), a bocce ferme avrebbe potuto dirgli: questa è per il volo che mi hai fatto fare in Argentina. Io e te sappiamo com’è andata, ora siamo pari e torniamo a divertirci - anche perché non credo proprio che sia divertente, per loro due, correre così. Invece si è giunti alla farsa di Sepang, che sconfina nel patetico e toglie spessore allo spettacolo e soprattutto agli uomini.

Come ne escono Jorge e Dani

Quarta e ultima considerazione, Lorenzo ha perso una buona occasione per dire qualcosa di interessante. C’è che chi dice che lui e Marquez siano deliberatamente d’accordo, ma io non credo, sono più dell’idea che ci sia una sorta di tacito assenso tra i due. Marquez combatte la sua personalissima guerra contro Valentino e a Jorge va bene così, che intanto, forse, si porta a casa il Mondiale. Però da lui mi sarei aspettato qualcosa in più di un lamentino e una richiesta di ulteriore penalizzazione per il suo compagno di squadra. È giusto mettere al primo posto la sicurezza, non discuto questo. Ma quanto mi sarebbe piaciuta una cosa del tipo: “Non so se Marquez stia rallentando Valentino, ma se così fosse non mi piacerebbe perché io il Mondiale voglio vincerlo, non voglio che qualcun altro lo vinca per me”. Nulla di tutto questo purtroppo.
Infine mi spiace per Pedrosa. Ha massacrato Marquez in qualifica - e voglio dire, non è una cosa che succede tutti i giorni -, dominato la gara, ed è stato come sempre un signore nelle dichiarazioni. Ma anche in questo caso, di lui ci si è (quasi) dimenticati.

Aggiornamento: la notizia che Jorge Lorenzo fosse andato a sbraitare in Direzione Gara è stata rilanciata da un po' tutti ma è stata frutto di un fraintendimento di una voce che circolava nel paddock e che è stata trasformata in "fatto" a seguito di una dichiarazione dell'inviato di BTSports, Neil Hodgson. Quest'ultimo ha smentito ufficialmente, quindi rettifichiamo quanto anche noi avevamo riportato, scusandoci con il pilota maiorchino.
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