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Incidente Marquez-Rossi: Yamaha contesta Honda, "nessuna prova del calcio"

Inevitabilmente, dopo le prese di posizione della Casa dell’Ala Dorata, ecco un comunicato ufficiale di Iwata sulla vicenda del crash di Sepang tra Valentino e Marc. Yamaha esprime il proprio disaccordo rispetto alla “lettura” fatta da Honda, augurandosi che il Mondiale si concluda nella maniera più sportiva possibile

La saga continua

Non accenna a raffreddarsi la discussione sul “fattaccio” di Sepang tra Rossi e Marquez. L’ultimo atto (dopo la vicenda che ha coinvolto Le Iene e l’appello di Valentino al TAS) è  stata l’intervista al Vice Presidente Esecutivo HRC, in cui Shuhei Nakamoto ha dichiarato senza mezzi termini che la telemetria della RC213V di Marquez dimostrerebbe che la caduta del Cabroncito è stata originata da un calcio di Valentino (Honda mostrerà i dati telemetrici in una conferenza stampa prima del GP di Valencia - qui gli orari TV -, chissà se la cosa servirà a dissolvere tutti i dubbi sorti sulle responsabilità di Marquez, oltre a quelle di Rossi…).
Com’era prevedibile, la posizione della Casa dei Tre Diapason è però molto diversa e, a stretto giro, è stato diramato un comunicato ufficiale del team Movistar Yamaha MotoGP. Lo riportiamo integralmente.

Dichiarazione ufficiale Movistar Yamaha MotoGP

Ci riferiamo al comunicato stampa rilasciato da Repsol Media Service domenica 25 ottobre 2015, intitolato “Pedrosa vince e Marquez cade dopo un calcio antisportivo da Rossi”, come al comunicato stampa rilasciato da Honda Racing Corporation lunedì 2 novembre, intitolato “Domande e risposte con Shuhei Nakamoto, Vice Presidente Esecutivo HRC”.
Yamaha desidera esprimere il proprio disaccordo con le parole che sono state usate per riferire dell’incidente tra i piloti Valentino Rossi e Marc Marquez.
Entrambi i comunicati stampa includevano parole che accusano Valentino Rossi di avere dato un calcio alla moto di Marc Marquez, il che è qualcosa che non è stato provato dalla investigazione della Direzione Gara.
Perciò respingiamo la terminologia usata nei citati comunicati che non corrispondono alle conclusioni della Direzione Gara.
Yamaha non vuole entrare in ulteriori discussioni riguardo questa spiacevole questione e il nostro desiderio è di concludere la stagione MotoGP 1015 nel modo migliore possibile.
Andiamo a Valencia con la chiara intenzione di fare il massimo per vincere quella che speriamo sarà una memorabile ultima gara con tutti i piloti e le squadre che gareggeranno con esemplare sportività portando beneficio alla massima categoria delle corse motociclistiche.

Basso profilo

1/35 Jorge Lorenzo
La questione Rossi-Marquez da ormai un paio di settimane abbondanti (tutto è iniziato a Phillip Island, lo ricordiamo) sta sporcando la fine di un Mondiale MotoGP 2015 che sarebbe stato comunque memorabile,per tutt’altri motivi. Certamente, però, ripercussioni anche in futuro, con implicazioni derivanti dal danno di immagine che alcuni sponsor principali ritengono di aver subito. Repsol, ad esempio, ha di fatto minacciato di allontanarsi dalla MotoGP, ma anche Movistar ha fatto capire di non aver gradito. C’era infatti in programma una festa il giovedì di Valencia, un party organizzato dall'azienda telefonica spagnola, sponsor del team Yamaha, per celebrare la perfect season della squadra ufficiale di Iwata (titoli mondiali Marche e Team già in carniere e quello piloti matematicamente in arrivo, a prescindere dal nome del vincitore: a proposito, secondo voi chi vince? Ditecelo nel nostro sondaggio).
Ma la festa è stata annullata, pare per il disappunto causato dai danni di immagine derivanti dal comportamento di Rossi a Sepang...
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