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Honda Gold Wing F6C: la cruiser del futuro

Sei cilindri “elettrici” ma, all'occorrenza, anche rabbiosi; una maneggevolezza sorprendente; un look inconfondibile. Con la futuristica cruiser giapponese continua la serie delle video prove singole delle 9 protagoniste della comparativa in Puglia (tutti i dettagli su Motociclismo di agosto)

Honda gold wing f6c: la cruiser del futuro

Esattamente come accaduto per le maxienduro in Tunisia, anche per la comparativa cruiser abbiamo prodotto un sacco di bei video. Il minimo per una prova che si inserisce nel lungo programma di eventi con cui festeggiamo insieme a voi i nostri primi 100 anni. Il film della comparativa pugliese ve lo abbiamo già proposto (cliccate sui link per il primo tempo e il secondo, dove si annuncia la vincitrice) e anche il back stage della prova è già diventato un video (lo trovate qui).

 

UNA PER UNA

Tutti i dettagli della prova li trovate su Motociclismo di agosto, ma ora è il momento di approfondire il discorso sulle moto. Ecco quindi che comincia la serie delle 9 video prove singole, per scendere nei particolari e assaporare “quasi dal vivo” le sensazioni provate dai nostri tester e dai lettori che abbiamo invitato a condividere l’esperienza. Nei video parlano tutti e i giudizi hanno tutti la stessa dignità, sia che provengano dall’esperienza del capo spedizione, sia che a formularli sia un emozionatissimo neotester.

 

L’ASTRONAVE

La terza moto che prendiamo in esame dopo la Harley-Davidson Low Rider e la Headbanger Hollister è la Honda Gold Wing F6C (21.950 euro cim: qui la gallery). Come scriviamo nell’articolo su Motociclismo cartaceo, nella nostra comparativa “sembra un’astronave atterrata nel bel mezzo di un torneo medievale”. Sicuramente per l’estetica, unica, originale nel panorama cruiser (ma non convince i duri & puri), ma soprattutto per la tecnica. Il motore 6 cilindri boxer ce l’ha solo lei e poi strumentazione full digital, fanaleria a Led, ABS di serie…: anche se manca qualcuna delle chicche presenti sulle sorelle carenate, insomma, la F6C non sembra certo una moto ispirata al passato. Il motore ha un’erogazione corposa, fluida e sempre disponibile a qualsiasi regime e in qualsiasi marcia (il cambio a 5 marce è un burro), una coppia di 152,72 Nm/4.000 giri (rilevata alla ruota) che, manco a dirlo, è la più alta del lotto e una potenza di oltre 103 CV “veri” alla ruota (solo Headbanger e Suzuki ne hanno di più). Ma il 6 cilindri Honda non è solo dolce, all'occorrenza può essere rabbioso: nel video si vede bene, ma lo confermano anche la velocità massima superiore ai 200 km/h, la seconda miglior prestazione in accelerazione sui 400 metri da fermo e la migliore in ripresa da 50 km/h sulla stessa distanza.

La maneggevolezza della F6C conquista: assolutamente inimmaginabile. L’agilità sorprende e il peso - 326,9 kg a vuoto - non si sente per nulla. La posizione di guida è naturale, più da naked che da cruiser, con una sella non bassissima ma molto ampia (ottimi i maniglioni per il passeggero). Bel feeling e ottimo comfort, quindi, con il calore emanato dal motore smaltito meglio che sulle rivali, un sound molto particolare ma sempre civilissimo, mentre la protezione aerodinamica è ovviamente scarsa, ma in più c’è anche qualche fastidiosa turbolenza.

 

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