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31 March 2016

Zampata di Dovizioso nelle FP1 MotoGP 2016 in Argentina

Le prime libere del GP di Termas de Rio Hondo, con un’ultima parte di sessione molto combattuta, consegnano al forlivese della Ducati la prima leadership del weekend. Seguono Marquez e Hernandez. Rossi 6°, Lorenzo attardato (12°), ma Iannone anche peggio (18°)

Fine settimana a gas spalancato!

Via ai giochi in pista per il GP di Argentina della Classe Regina del Motomondiale (qui tutti gli orari TV). Termas de Rio Hondo si presenta con 29,4° nell’aria e 36 sull’asfalto. Le gomme per il weekend saranno a mescola media e dura con l’opzioni delle intermedie e delle rain. Se giocate a FANTAMOTOCICLISMO, è il momento di cominciare a prendere nota: il miglior pronosticatore a fine anno diventerà tester di Motociclismo per un giorno (questo fine settimana si gioca anche con la SBK, che corre in Spagna: qui gli orari TV).

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Si inizia con pochi piloti in pista

Dopo i primi minuti di… assestamento con Marquez a tirare il gruppo (di soli 8 piloti in pista), le Libere 1 di Termas de Rio Hondo parlano più che altro dialetto bolognese. Alla mezz’ora ci sono infatti ben 5 ducati nei primi 6 posti, con le posizioni del podio virtuale nelle mani rispettivamente di Barbera, Redding e Dovizioso (Hernandez 4° e Iannone 6°, con in mezzo Marquez). Fino a questo momento Rossi non è ancora sceso in pista, mentre Lorenzo è 12°.
A 24 minuti abbondanti dal termine è Viñales a passare in testa, col tempo di 1’45”340: siamo decisamente lontani dai record della pista, che appartengono a Marquez (1’37”683, best lap assoluto, stabilito nel 2014) e Rossi (1'39.019, record in gara, del 2015).
Passano 5 minuti e proprio Marc si riprende la testa, abbassando di circa 4 decimi il tempo di Maverick. Ma nemmeno la gioia del Cabroncito dura molto: la leadership passa nelle mani di Miller (1’44”774), mentre Hernandez diventa il miglior ducatista, a mezzo secondo da Miller, e Rossi entra nei giochi al 10° posto. L’unico pilota della entry list che ancora non è sceso in pista è Pirro, per il semplice motivo che, a seguito dei test Ducati di Valencia, Michele potrà essere in Argentina solo in tempo per le FP3 del sabato.

Marquez “tira”

A un quarto d’ora dalla fine si fanno vedere Marquez e Barbera, ma il loro giro non finisce bene com’era cominciato. Meglio fa invece Lorenzo, che risale fino all’8° posto. Ma il pilota che impressiona di più in questo frangente è Aleix Espargaro, che passa in testa con un giro in 1’44”618, 156 millesimi meglio di Miller. Mancano ormai meno di 10 minuti al termine e alla curva 7 cade Pol Espargaro, fortunatamente senza conseguenze. Tutt’altra la ragione per cui Miller attira l’attenzione: l’australiano torna in testa col tempo di 1’44”582, mentre Dovizioso guadagna la quarta piazza con 1’45”021.
A 5 minuti dal termine, Miller migliora ancora (1’44”244), ma anche Viñales, Marquez, Dovizioso e Redding abbassano i propri cronologici. Il Dovi, in particolare, passa al 2° posto scendendo sotto il “45” (1’44”534), ma Marc sta facendo un girone: con 12’43”778 annichilisce i rivali. Il forlivese della Ducati prova a reagire e stampa un ottimo 1’44”194, ma non va oltre la seconda piazza, seguito da Pedrosa a 37 millesimi.

Ottima Ducati: Dovi 1°, Yonni 3°. In mezzo il Cabroncito

A un minuto dalla fine i “caschi rossi” si sprecano a centro classifica, ma è soprattutto Viñales a sorridere, grazie al balzo che lo posta a 344 millesimi da Marquez. Molti piloti hanno però ancora un giro a disposizione e la classifica cambia parecchio sotto l’ultima bandiera a scacchi: la pole virtuale va a Dovizioso (1’43”684), seguito da Marquez, Hernandez, Viñales, Aleix Espargaro, Rossi (Valentino spara un ultimo giro interessante dopo una sessione un po’ anonima), Pedrosa, Miller, Smith e Redding in Top 10.
Tra i piloti normalmente di alta o medio alta classifica, sono attardati soprattutto Lorenzo (13°) e Iannone (19°), ma non sorridono neppure Pol Espargaro (17°) e Crutchlow (20°). Bautista porta l’Aprilia al 15° posto, con un ritardo di 1,763 secondi dal Dovi (e un gap di oltre 16 km/h in velocità massima: 307 contro 323).
Comunque si è trattato solo della prima sessione sull’asfalto Argentino, tra l’altro piuttosto sporco, cosa che ha indotto molti piloti a girare poco (solo 11 giri per Crutchlow, 13 per Rossi e Lorenzo, 14 per Pedrosa e Dovizioso; il pilota che ha girato di più è Rabat - 19° -, con 22 giri).

Mondiale MotoGP 2016, Argentina: classifica FP1

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