Malgrado il sedicesimo piazzamento nel prologo, Toby Price in sella alla
KTM è il più veloce della seconda tappa e, completando il percorso in 3 ore 46’ 24”, si porta in cima alla classifica generale. Come previsto, è veloce anche Ruben Faria in sella alla
Husqvarna 450, che termina esattamente 20” dopo Price: un soffio, se si pensa alle condizioni in cui si è corso a causa del fango. A 1’ 28”, terzo è lo slovacco Stefan Svitko, su KTM, seguito inaspettatamente dalla Sherco TVS guidata da Alain Duclos, che chiude la tappa al quarto posto a 1’ 53”. A fine giornata, però, si assegnano le eventuali penalità: a Faria e Svitko viene aggiunto un minuto per superamento dei limiti in alcuni tratti a velocità controllata. Se per Ruben di fatto non cambia nulla, Svitko è costretto a cedere il podio a Duclos, ma anche il 4° posto a Walkner. A seguire, quindi, c'è Gonçalves, sesto. Male invece il leader del prologo Joan Barreda, in sella alla Honda, che chiude settimo, dopo essere rimasto diverse volte impantanato nella parte umida del percorso; Barreda termina la tappa con un ritardo su Price di 3’ 22”. Da segnalare la prova di Kevin Benavides, che chiude ottavo al suo debutto alla Dakar. Laia Sanz, la fortissima pilota spagnola in gara (l'altra ragazza è la sua connazionale, Rosa Romero), chiude invece la seconda tappa a 7’ 09” di distacco, quattordicesima. Ventiseiesimo Jordi Viladoms nel giorno del suo compleanno. È necessario l'intervento dell'elicottero invece per evacuare l’italiano Simone Agazzi, che purtroppo si è fratturato una spalla in una caduta dalla sua Husqvarna. Malgrado l’incidente, le sue condizioni non sembrano destare particolari preoccupazioni.
La classifica generale vede ora Toby Price al comando, seguito da Faria, a 1'2”, e Svitko a 1’21”.