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Dakar 2016: a Rodrigues la tappa 12. Match point per Price

Il portoghese della Yamaha si aggiudica la 12esima giornata di gara, imponendosi sul leader della generale Price (KTM) e sull’argentino Benavides (Honda): nell'assoluta è 5°. Straordinario Cerutti (Husqvarna): 10° di giornata e 12° assoluto. Meo (KTM) cade e si rompe il polso sinistro. Foto e risultati

In dirittura d’arrivo

Ci siamo quasi. 699 km (di cui 180 di PS) separano i piloti dalla città di Rosario, dove sarà allestito il podio finale. Il grande favorito – vista l’attuale situazione nella classifica finale – è l’australiano Toby Price (KTM), 3° all’esordio lo scorso anno e primo assoluto alla vigilia dell’ultima tappa con oltre 37’ di vantaggio sul secondo. Ma la Dakar è una gara imprevedibile, dove in ogni momento le cose possono cambiare all’improvviso, come abbiamo (e avete) potuto constatare dalle tappe precedenti. In caso di colpo di scena nella tappa finale, il candidato numero 1 ad approfittare della situazione è Stefan Svitko, lo slovacco con KTM semi-privata attualmente al secondo posto nella generale. Seguono Pablo Quintanilla (Husqvarna), Kevin Benavides (Honda) e Helder Rodrigues (Yamaha) a oltre 57’. Nella gallery trovate le foto più belle degli ultimi giorni di gara.
1/96 Dakar 2016: Kevin Benavides (Honda)

La prima di Rodrigues

Meglio tardi che mai. Alla penultima occasione possibile quest'anno, arriva la vittoria di tappa di una Yamaha. È la numero 7, quella di Helder Rodrigues, autore – sino a qui – di una gara quasi anonima ma estremamente costante, praticamente sempre in top 10. Il portoghese si adatta facilmente alle strade della 12esima tappa: 481 km di prova speciale e 981 totali non sono di certo una passeggiata, specialmente dopo due settimane in giro a full gas per i deserti argentini e boliviani con sbalzi di temperatura di oltre 30° nella stessa giornata! Rodrigues guida in modo eccezionale nella parte dove la vegetazione è molto fitta, ma nella prova ci sono anche tratti di navigazione intensa. Il portoghese prende il comando della tappa a 3/4 della PS, dopo la rovinosa caduta (con conseguente frattura del polso sinistro) di Antoine Meo (KTM), il quale chiude, coi denti stretti, al 24° posto di giornata. 2° Toby Price (KTM): l’australiano è in una evidente fase di gestione gara dopo aver attaccato nelle prime 8-10 tappe. Tuttavia, il suo ritmo è talmente alto da potersi permettere di distaccare di altri 2’ il suo primo inseguitore, Stefan Svitko (KTM), 4° di giornata a 6’48” di ritardo da Rodrigues. Al terzo posto troviamo Kevin Benavides (Honda). È, insieme a Svitko, una delle novità più interessanti che questa Dakar 2016 ci ha regalato. L’argentino si giocherà il tutto per tutto nella tappa conclusiva della gara per difendere il suo 4° posto (al 5° c’è Rodrigues ad 1 secondo di ritardo!). Giornata positiva per le Yamaha: Van Beveren chiude la top 5, seguito da Quintanilla. Il pilota Husqvarna stava andando alla grande nella prima parte della giornata, poi una caduta gli ha fatto perdere ben 15’ e ha terminato la tappa al 6° posto. Precipita nelle retrovie Duclos (Sherco) tra il 7° e l’8° waypoint, passando dal 7° al 55° posto finale. Situazione bizzarra per il francese: dopo una piccola caduta, si è tolto il casco per prendere fiato, rialzare e riparare la moto e ripartire. Ma al momento di indossare il casco, questo non c’è. È stato rubato da qualche spettatore! Obbligato a restare fermo per vari minuti – dal momento che non è possibile correre senza casco -, il pilota della Sherco è riuscito a ripartire trovando un rimedio a tale situazione. Non si sa con precisione quale sia stato il rimedio, ma è comunque arrivato a fine tappa con il casco. Infine, è ancora in gara Sylvain Espinasse, il coraggioso francese in sella al progetto Husqvarna TE 125 2T Enduro!

Gli italiani alla Dakar

Con Alessandro Botturi (Yamaha) ufficialmente out, il punto di riferimento italiano nella categoria delle moto è diventato l’esordiente Jacopo Cerutti (Husqvarna), capace di entrare, nel corso della 12esima tappa, addirittura in top 10! È una soddisfazione immensa vederlo al 12° posto nella classifica generale: il comasco è solo alle prime armi con una moto da Rally, ma il suo futuro in questa disciplina è decisamente promettente. Starà a lui decidere se proseguire con l’Enduro oppure dedicarsi totalmente ai Rally. Una cosa è certa: dal prossimo anno l’Italia potrà contare su un top rider in più, capace di tenere dietro mostri sacri dell’off-road mondiale come Ivan Cervantes (KTM), Jordi Viladoms (KTM), la stessa Laia Sanz (vittima di un incidente con conseguente frattura della clavicola) e – a volte – Antoine Meo.
Paolo Ceci (Honda) si piazza al 14° posto di giornata, dimostrando che se non avesse dovuto trainare (perlopiù inutilmente, visti i risultati) i suoi compagni di squadra sarebbe potuto entrare tranquillamente nella top 10. Tiene duro Manuel Lucchese (Yamaha), 41° nella penultima tappa. Bene anche Metelli (KTM), 43°, mentre Toia (KTM) è più staccato (54°).
Nella generale la situazione degli italiani è la seguete: Cerutti 12°, Ceci 32°, Metelli 43°, Lucchese 45°, Toia 48°.

Le dichiarazioni dei piloti

Helder Rodrigues (Yamaha)
“Per me è stata una bella giornata. Ho pensato solo a spingere e lottare. Nella seconda settimana sono andato meglio che nella prima. All'inizio di questa settimana ho battuto forte la spalla, ma ora sto bene. Oggi ho potuto spingere. Ho guidato bene, mi sono divertito e ho anche passato Toby. Stavo guidando veloce e sicuro. Per la Yamaha è molto importante aver vinto una tappa”.

Antoine Meo (KTM)
“C’è ancora una tappa prima del traguardo, giusto? Ah, non ho sognato. Non mi ricordo nulla, solo il ronzio di qualcosa che mi chiamava dopo la caduta. So che sono andato a cercare un waypoint in quel momento. Avevo perso tempo e guidavo con Toby ... è così? È una presa per il… sedere. È stato un incidente da inferno. Ho male ovunque: alla mano, al collo, alla testa ... a tutto tranne che al… sedere”.

Toby Price (KTM)
“Questo è stato un lungo giorno con 480 km. È stato davvero bello guidare sulle rocce, sembrava di guidare sul ghiaccio. Siamo andati un paio di volte in fuori pista così abbiamo pensato di scendere di quota e puntare dritti al traguarod. Mi sono voltato e ho visto Helder a tutto gas. Per me è un problema se mi ha passato,ma non abbiamo combattuto per la posizione. Una volta arrivato, l'ho lasciato andare, quindi sono proseguito con la mia gara. Siamo qui al traguardo e questa è la cosa importante. Ero un po’ al limite con le gomme, ma tutto è andato bene. Non voglio ancora parlare di vittoria finale, vedremo cosa accadrà nell’ultima tappa”.

Pablo Quintanilla (Husqvarna)
“È stata una tappa complicata per me. C'era fango e pioggia. Sono caduto nel fango in una sola occasione. L'ultima parte della speciale era molto scivolosa. Ho rallentato il mio passo e ho concluso la tappa con calma. Dopo circa 430 km, ho visto Antoine per terra. Mi sono fermato per chiedergli come stava”.

Kevin Benavides (Honda)
“È stata una lunghissima tappa, il giorno più lungo del rally. Una tappa pericolosa in montagna con un sacco di rocce. È andata bene, ho cercato di mantenere un buon ritmo fino alla fine senza intoppi. Sono soddisfatto. Dovrò fare attenzione nell’ultima tappa, perché sono sicuro che sarà tutt'altro che facile mantenere la quarta posizione”.

Le info sull’ultima tappa

Ed eccoci agli ultimi 699 km di fatica. È stata una Dakar martoriata dal maltempo e dai tagli di percorso, dalle speciali accorciate e dai colpi di scena. Ma ora siamo in dirittura d’arrivo. Come si vede dalla cartina, i piloti partono da Villa Carlos Paz, fanno un piccolo tratto di trasferimento e poi via con gli ultimi 180 km di PS. Ci saranno sezioni rocciose, altre sabbiose, con dune a non finire. Con un vantaggio così, Toby Price ha un solo avversario: sé stesso. La maratona terminerà a Rosario, dove verrà incoronato il campione della Dakar 2016.

DAKAR 2016 - CLASSIFICA TAPPA 12

Pos. Nome Moto Tempo Distacco Penalità
1 RODRIGUES (PRT) YAMAHA 06:00:24 - 00:03:00
2 PRICE (AUS) KTM 06:04:56 00:04:32 -
3 BENAVIDES (ARG) HONDA 06:05:19 00:04:55 -
4 SVITKO (SVK) KTM 06:07:12 00:06:48 -
5 VAN BEVEREN (FRA) YAMAHA 06:07:52 00:07:28 -
6 QUINTANILLA (CHL) HUSQVARNA 06:12:47 00:12:23 -
7 MONLEON (ESP) KTM 06:15:39 00:15:15 -
8 FARRES GUELL (ESP) KTM 06:17:28 00:17:04 -
9 PAIN (FRA) KTM 06:18:00 00:17:36 -
10 CERUTTI (ITA) HUSQVARNA 06:18:53 00:18:29 -
11 GYENES (ROU) KTM 06:19:17 00:18:53 -
12 PATRAO (PRT) KTM 06:19:32 00:19:08 -
13 CERVANTES MONTERO (ESP) KTM 06:21:16 00:20:52 -
14 CECI (ITA) HONDA 06:23:28 00:23:04 -
15 SANZ (ESP) KTM 06:24:22 00:23:58 -
41 LUCCHESE (ITA) YAMAHA 06:56:33 00:56:09 -
43 METELLI (ITA) KTM 07:00:39 01:00:15 -
54 TOIA (ITA) KTM 07:19:41 01:19:17 -

Dakar 2016 - classifica generale dopo 12 tappe

Pos. Nome Moto Tempo Distacco Penalità
1 PRICE (AUS) KTM 46:13:26 - -
2 SVITKO (SVK) KTM 46:51:05 00:37:39 00:01:00
3 QUINTANILLA (CHL) HUSQVARNA 47:06:36 00:53:10 -
4 BENAVIDES (ARG) HONDA 47:10:54 00:57:28 -
5 RODRIGUES (PRT) YAMAHA 47:10:55 00:57:29 00:05:00
6 MEO (FRA) KTM 47:26:16 01:12:50 -
7 VAN BEVEREN (FRA) YAMAHA 47:50:08 01:36:42 -
8 FARRES GUELL (ESP) KTM 48:07:56 01:54:30 -
9 BRABEC (USA) HONDA 48:16:32 02:03:06 -
10 MONLEON (ESP) KTM 49:30:39 03:17:13 -
11 METGE (FRA) HONDA 49:52:44 03:39:18 -
12 CERUTTI (ITA) HUSQVARNA 50:14:12 04:00:46 -
13 PATRAO (PRT) KTM 50:17:37 04:04:11 00:01:00
14 GYENES (ROU) KTM 50:21:00 04:07:34 -
15 VILADOMS (ESP) KTM 50:34:30 04:21:04 00:07:00
32 CECI (ITA) HONDA 55:16:51 09:03:25 00:03:00
43 METELLI (ITA) KTM 58:46:17 12:32:51 00:16:00
45 LUCCHESE (ITA) YAMAHA 58:57:03 12:43:37 00:23:00
48 TOIA (ITA) KTM 60:30:59 14:17:33 00:00:30
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