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Valia: “Al Mugello la 1299 S dà 3 secondi alla 1199 S e 2 alla vecchia R”

In questa intervista esclusiva al tester ufficiale Ducati Alessandro Valia scopriamo quanto - e come - la 1299 Panigale è migliorata rispetto alla 1199 

La rossa spiegata da chi l’ha fatta e sviluppata

La 1299 Panigale è una moto bella e importante, una moto per cui i ducatisti stravedono e di cui qualcuno meno amante delle Rosse si è invece chiesto il significato, soprattutto in merito all’aumento di cilindrata. Noi abbiamo un solo modo per comprendere appieno le moto: provarle. Con la 1299 lo abbiamo fatto in pista a Portimão (ve lo abbiamo anche mostrato nel video test) e poi nella nostra comparativa maxi sportive, dove la Ducati è arrivata seconda. Ma chi meglio di chi l’ha pensata, disegnata, realizzata e collaudata può spiegarci la Ducati 1299 Panigale? Ecco perché Fabio Meloni ha approfondito l’argomento proprio con i “padri” di questo straordinario mezzo. Dopo le interviste ai designer, a Cristian Gasparri (Head of Veichle Project Management), a Fabio Codecà (Electronic System Supervisor) e a Marco Sairu (Head of Engine Project Management), è il momento dell'ultima chiacchierata di approfondimento, la facciamo con Alessandro Valia. 
1/61 Test a Portimão con la nuova Ducati 1299 Panigale S. In sella c'è Fabio Meloni, di Motociclismo.

Gran manetta!

Alessandro, per chi non lo sapesse, è il tester ufficiale Ducati: chi meglio di lui può spiegarci come (e quanto) è migliorata la Panigale passando da 1199 a 1299? Ricordiamo che Valia è colui che ha stampato il tempone di 1’55”3 al Mugello con la 1299 Panigale (e ha anche spiegato come); è la persona che ha fermato il cronometro a 9,91 secondi nell’accelerazione da fermo sui 400 metri con la Ducati Superleggera. Infine, per non farsi mancare nulla, Alessandro è campione 2015 al National Trophy, classe 1000 e autore dei bei numeri che vedete nelle foto ufficiali in gallery.

“Il motore semplicemente fa paura”

Quali sono le differenze di guida principali rispetto alla 1199?
Abbiamo migliorato la ciclistica, il motore ha più schiena e l’elettronica è più evoluta: ora c’è l’antiwheelie, ci sono le sospensioni elettroniche che si adattano alla guida, c’è il quickshifter che funziona anche in scalata. È migliorata molto.
 
Come cambia la guida?
Ora la Panigale è più sovrasterzante. Da metà curva in poi allarga meno la traiettoria, gira più stretta. Poi ha più trazione, riesce a trasmettere meglio la potenza al suolo e quindi accelera meglio. L’elettronica dà una bella mano. Le sospensioni aiutano in frenata, in accelerazione e velocizzano la moto anche nei cambi di direzione. L’antiwheelie ha risolto la tendenza a impennare, che era molto marcata. Il quickshifter che si può usare in scalata è comodissimo e ti permette di concentrati solo sulla frenata, che a parole può sembrare poco, ma una volta che lo provi… E poi c’è il motore, che semplicemente fa paura. Ha molta più schiena ed è più potente.
 
Ha un carattere più simile a quello della vecchia 1198?
Ai medi sì, la differenza è che la grinta del vecchio Testastretta agli alti diminuiva, qui invece c’è cattiveria da vendere.
 
Quanto vale tutto questo in termini di tempo sul giro?
Con la 1299 S, al Mugello, ho girato in 1’55 basso. Tre secondi più forte che con la 1199 S e due secondi più forte che con la vecchia 1199 R…
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