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Africa Twin (e altre): riprende la produzione nella fabbrica colpita dal sisma

Il terremoto che lo scorso aprile aveva colpito la fabbrica Honda di Kumamoto aveva lasciato pesantissimi danni, ma ora la Casa annuncia che le linee che sfornano le moto di grossa cilindrata sono operative. Buone notizie per chi aspetta modelli quali Africa Twin, NC750X, Gold Wing, VFR1200, CBR1000RR…

Buone notizie in un momento triste

Nel giorno in cui la cronaca italiana è monopolizzata dalle terribili notizie che arrivano da Lazio e Marche in relazione al terremoto che ha colpito le due regioni del centro (facendo registrare un bilancio - purtroppo provvisorio - di circa 280 vittime), per una di quelle strane e imponderabili scelte del destino, dal Giappone arrivano invece buone notizie riguardo al sisma che aveva colpito ad aprile la prefettura di Kumamoto. In particolare ci riferiamo all’impianto produttivo Honda, che è tornato alla piena operatività dopo essere stato pesantemente danneggiato.

Le tappe per ripartire

La fabbrica Honda di  Ozu - prefettura di Kumamoto - è il più grande impianto in Giappone, un colosso  che, avviato nel 1976, sforna modelli come l’esclusiva RC213V-S, le Gold Wing, l’Africa Twin, la VFR1200, la CBR1000RR, la NC750X, la gamma cross e quella custom
Honda aveva inizialmente comunicato che la produzione sarebbe stata ferma fino al 22 aprile, al fine di valutare i danni e procedere alla ristrutturazione. La situazione si è rivelata più grave del previsto e lo stop alla produzione è stato così prolungato fino al 28 di aprile (tranne per le sussidiarie che producono mini veicoli, la cui attività è ripresa il 22 aprile ma in forma ridotta). Proprio il 28 aprile, la Casa ha comunicato che la produzione nella fabbrica di Kumamoto sarebbe ripartita il 6 maggio, una ripresa graduale a seconda delle circostanze (e riservata alla produzione di parti per gli impianti produttivi Honda fuori dal Giappone e generatori), con il completamento della ristrutturazione previsto per metà agosto.

Prima le grosse

Quindi ci siamo: dopo aver ripreso parzialmente (e aumentato progressivamente) la produzione dei modelli più importanti dal 6 di giugno, ora la mega fabbrica Honda vede la linea FUN (riservata alle moto di grossa cilindrata) pienamente operativa dal 22 agosto. Ne siamo felici, umanamente innanzitutto, e poi perché da quell’impianto escono alcuni dei modelli più venduti del mercato italiano (Africa Twin e NC750X), che ultimamente avevano un po’ rallentato la corsa da veri best seller anche a causa delle carenze di approvvigionamento dei modelli, sempre molto richiesti.
 
C’è un’altra fabbrica Honda colpita “indirettamente” dal terremoto, quella della Yachiyo Industry Co., Ltd., a Yokkaichi. Questo impianto sforna i “mini-vehicles” Honda, che però sono assemblati con parti di motori prodotte a Kumamoto. La fornitura di queste parti si è fermata a causa del terremoto, ed essendosi Honda concentrata sulla ripresa della produzione di moto nell’impianto di Ozu, le attività in quello di Yokkaichi hanno dovuto essere rallentate a partire dal 22 aprile. Ma ora la produzione di parti per Yokkaichi è stata trasferita da Kumamoto a Suzuka, quindi anche per i mini-vehicles i tempi stanno per arrivare tempi migliori.
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