di Nicolas Patrini - 24 May 2018

Moto e auto d’epoca: l’asta Bolaffi realizza 1,6 mln di euro

L'asta firmata Bolaffi si è chiusa con un realizzo di 1,6 milioni di euro. Vi mostriamo tutte le moto e vi sveliamo la storia dei modelli e i prezzi di vendita

L’asta di auto e moto d’epoca di Bolaffi si è svolta presso la pista di Arese. Oltre 300 appassionati di mezzi classici si sono contesi i veicoli, veri pezzi d’epoca che vi mostriamo in modo dettagliato di seguito. Agli appassionati di auto possiamo dire inoltre che un collezionista è riuscito ad aggiudicarsi per 575 mila euro la Alfa Romeo 8C Pandion del 2010, concept realizzato da Bertone in onore del centenario di Alfa Romeo.

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MILLER BALSAMO 200 CARENATA 1939

I fratelli Balsamo di Milano, concessionari di motociclette Excelsior americane iniziarono la produzione negli anni ’20 delle loro moto creando il marchio Miller Balsamo. Nel corso degli anni la produzione di motori venne ampliata a livello di cilindrate, spaziando da 98 a 250 cc. Da sempre all'avanguardia sia tecnica che stilistica, nel 1939 presentarono una moto con cilindrata di 200 cc completamente carenata, soluzione decisamente all'avanguardia per l'epoca che fece da apripista alla categoria degli scooter, che avrebbero avuto nei decenni successivi tantissimo successo. La moto proposta in asta è una 200 “Carenata” in ottime condizioni di conservazione, perfettamente funzionante e corredata di tutta la documentazione originale dell'epoca. Motociclo davvero avveniristico, piacevole da guidare e poco impegnativo: una motocicletta da godersi in assoluto relax.

  • Stima: 12.000 - 14.000 euro
  • Aggiudicato a: 10.000 euro

BSA SLOPER 500 1931

Fondata a Birmingham nel 1861 la Birmingham Small Arms Company, meglio conosciuta come BSA, produttrice di armi leggere, soprattutto fucili, divenne assai famosa fino ad essere considerata la migliore in questo settore. Anche quando, qualche decennio più tardi, si dedicò alla produzione delle motociclette, lo fece in grande stile divenendo il punto di riferimento assoluto anche in questo ambito. La moto è la BSA con motore 4.93 CV OHV De Luxe modello S31-10, prodotta nel 1931, la più costosa della serie Sloper. Cambio a mano a 3 marce, freni a pedale, lubrificazione a carter umido, autentica raffinatezza per l'epoca. Il quadro strumenti è davvero spettacolare e funzionante e ingloba un orologio da 2” con riserva di marcia da ben 8 giorni. Il mezzo ha percorso circa 700 miglia dal restauro, ed è perfettamente funzionante. Allo stato attuale monta un carburatore Amal monobloc mentre quello originale fa parte, assieme ad altri ricambi originali, del corredo di motocicletta. Possiede documenti inglesi e certificato FMI di rilevanza storica per l’immatricolazione in Italia. Una delle moto più ambite degli anni '30: un autentico must per gli appassionati delle moto classiche prodotte nel periodo intercorrente tra i due conflitti mondiali.

  • Stima: 10.000 - 12.000 euro
  • Aggiudicato a: 9.000 euro

BSA GOLD STAR CATALINA 500 1959

Parecchi furono i modelli di successo che si fregiarono del marchio raffigurato con tre fucili incrociati e, tra questi, possiamo sicuramente citare la BSA Catalina. Questa proposta in asta, prodotta nel 1959. è una delle pochissime sopravvissute delle 800 costruite dal 1959 al 1963. Principalmente utilizzata per le corse dell’isola omonima (da qui il nome), è una moto da corsa scrambler, una delle 31 censite dal Gold Star Owners Club nel 1997. Il motore è il famoso DBD34 di 499 cc. Possiede certificazione ASI n. 010506 e FMI n. 49691. La moto è targata e ha libretto e targa originale, che la rendono un esemplare unico. È stata utilizzata per una prova su strada assicurandosi la copertina del numero di Febbraio 1999 della rivista britannica "The Classic Motorcycle". Perfettamente funzionante, questo mezzo è corredato di tutti i pezzi originali quali tubo di scarico, filtro aria, piatto porta numero frontale, copristeli. .

  • Stima: 13.000 - 15.000 euro
  • Lotto non aggiudicato

SUPERBA 175 1929

Gli anni successivi ai principali conflitti bellici mondiali videro una fortissima volontà delle aziende di ampliare le proprie primitive attività produttive. Uno dei settori più prolifici in questo processo fu sicuramente quello dei trasporti, difatti moltissime realtà iniziarono a produrre dei mezzi per motorizzare il paese; questi mezzi erano soprattutto motociclette ed in ogni regione nacquero decine di costruttori. A Genova Quinto, nel 1928, per opera dei Fratelli Casassa, che assemblavano motociclette, venne fondato il marchio Superba ufficialmente registrato il 27 dicembre 1929. La produzione delle moto Superba cessò nel 1935, con un numero totale di motociclette prodotte assai limitato, molte delle quali equipaggiate con motori Jap o Piazza. L'esemplare è un rarissimo 175 cc in assetto corsa, dotato di motore Jap, corredato di tutta la documentazione originale, ottimamente conservato e motore di scorta marchiato Superba del 1930.

  • Stima: 7.000 - 9.000 euro
  • Lotto non aggiudicato

DELAGE 175 CORSA 1929

Il marchio Delage venne fondato nel 1905 da Louis Delage a Levallois Perret a circa 150km da Parigi. Per circa mezzo secolo si dedicò alla produzione di automobili di lusso e da competizione, aerei e, per numeri assai limitati, motociclette che venivano prodotte nello Stabilimento di Clichy e commercializzate con il marchio Claude Delage. Si trattava di biciclette a motore dotate di propulsori a 4 tempi con varie cilindrate ma con uno spiccato orientamento verso la cubatura di 175 cc che, considerati i tempi e la assoluta necessità di disporre di unità motrici affidabili e dai consumi di carburante accettabili, era considerato il miglior compromesso di tutti questi elementi. La moto è una rarissima 175 cc da competizione, dotata di un inedito motore con ciclo a 2 tempi e carburatore laterale, sapientemente restaurata in tempi recenti, è perfettamente funzionante.

  • Stima: 9.000 - 11.000 euro
  • Aggiudicato a: 9.000 euro

TRIUMPH TRIDENT 750 KOELLIKER 1972

Le gare per moto derivate dalla serie nacquero in America nei primissimi anni ’70 e ben presto approdarono anche in Europa, con la Formula C750 ed in Italia con le classiche gare di durata. Tra le moto più competitive figurarono sin da subito le tricilindriche inglesi Triumph Trident 750 cc. In Italia è l'importatore ufficiale Bepi Koelliker a promuovere le Triumph nelle gare di durata nazionali ed internazionali; per la parte tecnica, si affida ai fratelli Pettinari ed i successi non tardano ad arrivare. La moto proposta in asta è dotata dello straordinario e rarissimo telaio fabbricato dallo specialista Stelio Belletti. Questa moto Fu una delle tre moto approntate dal Team Koelliker per il Bol D’Or del 1972, venne in seguito utilizzata come “muletto” per testare le varie soluzioni tecniche del Team. Oggi è dotata di motore in configurazione standard, con cambio a 5 velocità, l'impianto frenante è Lockheed Racing con tre dischi installati su bellissimi e preziosi cerchi in magnesio a sette razze. Una moto desiderabile sia per la cura con la quale è stata preparata che per la sua assoluta rarità.

  • Stima: 28.000 - 32.000 euro
  • Lotto non aggiudicato

KAWASAKI MOTOPLAST 1166 1976

Il marchio Motoplast di Duranti e Stanga nasce negli anni '70 a Soncino, in provincia di Cremona e si distingue immediatamente per la produzione di carenature in vetroresina e parti speciali di alta qualità fino a spingersi alla progettazione e costruzione di telai completi. La produzione dei telai marchiati Motoplast conta un totale di sole 72 unità. La moto proposta in asta appartiene alla prima serie, destinata alle competizioni di durata (endurance) e progettata per ospitare un motore Kawasaki della serie Z900 elaborato (cilindrata effettiva 1166 cc). Questa moto vanta anche un notevole passato sportivo con la vittoria del FIM Europe Alpe Adria Championship 2003 nella categoria Classic Open. Una moto con prestazioni strabilianti preparata per le Gare di durata.

  • Stima: 23.000 - 27.000 euro
  • Lotto non aggiudicato

TRIUMPH TRIDENT 830 ROB NORTH 1969

La fine degli anni '60 per l'industria motociclistica europea segnò l'inizio di uno dei periodi meno felici, complice l'arrivo sui nostri mercati delle motociclette giapponesi. Gli inglesi puntarono su un propulsore a tre cilindri e alla fine del 1968, la Triumph presentò la sua ammiraglia, la T150 meglio conosciuta come Trident, 750 cc di cilindrata. I produttori curarono a dovere anche l'aspetto sportivo ed agonistico. La Trident, enormemente potenziata nella versione corsa, grazie al Direttore Tecnico Doug Hele ed al telaio progettato e costruito da Rob North, seppe ben figurare in gara. La moto proposta in asta è un esemplare del 1969 dotato di un telaio Rob North con motore potenziato e cilindrata portata a 830 cc. Condotta dall'attuale proprietario, ha ottenuto brillanti risultati nella Classe Open del Campionato Nazionale Vintage ed è perfettamente funzionante. Un classico della scuola motociclistica anglosassone.

  • Stima: 21.000 - 25.000 euro
  • Lotto non aggiudicato

AERMACCHI ALA D'ORO 250 1968

Nel periodo post bellico molte aziende contribuirono alla “motorizzazione” di massa, tra queste spicca la Aermacchi, famosa per la costruzione di velivoli. A metà degli anni Cinquanta, entrò in produzione una motocicletta di 175 cc denominata “Chimera”: quel propulsore, con il cilindro disposto orizzontalmente, conteneva tutti i presupposti per offrire prestazioni assai più brillanti. La sua evoluzione portò alla progettazione di motociclette molto più performanti, denominate in omaggio alle origini aeronautiche, Ala azzurra, Ala bianca, Ala verde e, Ala d’oro la versione corsa. Vinse moltissime gare nazionali con piloti privati e a livello internazionale con piloti come di Alberto Pagani, Gilberto Milani e Renzo Pasolini. La moto è un esemplare totalmente originale del 1968, perfettamente conservato con certificazione di originalità e certificazione storica ASI n. 015377. Una delle moto da GP più apprezzate dai piloti degli anni '70, estremamente affidabile, perfettamente funzionante e molto performante.

  • Stima: 21.000 - 25.000 euro
  • Aggiudicato a: 18.500 euro

AMF HARLEY-DAVIDSON 250 RA 1974

Nel 1963 la casa motociclistica italiana Aermacchi siglò un accordo commerciale con la Harley-Davidson, per la diffusione delle motociclette varesine negli Stati Uniti e la creazione del marchio congiunto AMF Harley-Davidson. Questo sodalizio diede vita ad alcuni interessanti progetti legati alle competizioni. A seguito delle nuove regolamentazioni tecniche, nel 1971 venne presentata la 250 bicilindrica che con Renzo Pasolini vinse il titolo nazionale. Il Campionato del Mondo arrivò con Walter Villa nel 1975 e 1976. Queste motociclette, nelle versioni “clienti” ottennero negli anni a seguire una serie innumerevole di successi. La moto è una 250 RA “clienti” del 1974 appartenuta al pilota Gentleman Vincenzo Mazzone che la condusse vittoriosamente in parecchie gare, proviene da una importante collezione privata è perfettamente conservata nelle condizioni originali ed è corredata dal Certificato ASI n. 013237. Questa moto rappresenta l'ingresso della scuola motoristica italiana ai massimi livelli della tecnica; un ricercato pezzo di storia delle 250 cc da Gran Premio.

  • Stima: 21.000 - 25.000 euro
  • Lotto non aggiudicato

KAWASAKI H1R 500 1970

Negli anni '70 il mondo motociclistico subì una fortissima crescita prestazionale con l'introduzione del motore a due tempi. I costruttori giapponesi furono tra i pionieri nell'utilizzo di questi propulsori. La Kawasaki introdusse le velocissime e sibilanti tricilindriche frontemarcia denominate Mach nelle varie cilindrate, 250, 500 e 750 cc. La 500 cc denominata Mach 3 divenne una delle più famose ed ambite moto dell'epoca e da questo modello derivò la versione Racing denominata H1R, destinata ai piloti privati che venne commercializzata dapprima negli Stati Uniti e poi in Europa. Le H1R si prestarono molto a sapienti elaborazioni che riuscirono a renderle davvero competitive anche nei confronti delle motociclette delle scuderie ufficiali. La motocicletta è un esemplare del 1970 sapientemente restaurato con componentistica originale dell'epoca ed è iscritta al Registro Storico FMI con il Certificato n. 13884.

  • Stima: 34.000 - 38.000 euro
  • Lotto non aggiudicato

BIMOTA SB1 500 SUZUKI 1975

La Bimota deve il suo nome alle iniziali dei cognomi di tre soci di un’azienda termoidraulica: Bianchi, Morri e Tamburini. Saranno l'intraprendenza di Giuseppe Morri e le intuizioni di Massimo Tamburini a far decollare questo marchio, ben presto sinonimo di esclusività e ricercatezze tecniche. La SB1 fu la prima Bimota equipaggiata con motore Suzuki di 500 cc, biciclindrico a due tempi da GP derivato dal TR500, nata dalla necessità della SAIAD di Torino di disporre di una moto da vendere ai piloti della categoria Juniores. Il genio di Massimo Tamburini progettò un telaio a traliccio in acciaio dal peso assai contenuto, abbinato ad una forcella Ceriani con steli da 35 mm, una sospensione posteriore Koni del tipo Cantilever e ruote in magnesio da 18” della Speedline. La moto è la numero 28 di un totale di 50 telai prodotti, è perfettamente conservata ed è corredata dal Certificato ASI n. 015384. Una moto davvero molto rara, prodotta in tiratura limitata, esempio della più alta artigianalità motociclistica italiana.

  • Stima: 24.000 - 28.000 euro
  • Lotto non aggiudicato

NORTON MANX 500 1960

Nel mondo delle competizioni motociclistiche una moto soltanto è diventata un'icona a due ruote ed il suo nome è Norton Manx. Questa moto nacque come step evolutivo del famoso modello International di 500 cc con distribuzione monoalbero. Deve il suo nome al legame fortissimo con le competizioni stradali che si svolgono sull'Isola di Man e che la videro moltissime volte sul gradino più alto del podio. Nel lunghissimo periodo compreso tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '70, vinse tutto quanto si poteva vincere, compresi quattro titoli iridati Costruttori negli anni 1950, 1951 e 1952. I motivi di questo grande successo sono da ascriversi all'unione di un propulsore affidabile ed assai performante - nonostante fosse un monocilindrico – e un telaio progettato da Rex McCandless denominato “Featherbed” (letto di piume) che la rendeva estremamente stabile e maneggevole: anche tra i piloti privati divenne la motocicletta più ambita. Il modello è un bellissimo 30 M di 500 cc restaurato professionalmente e dotato della migliore componentistica originale. Acquistando una Manx non si acquista “solo” una delle moto da corsa più belle mai costruite, ma si acquista "La Moto da Corsa" per antonomasia, il traguardo di tutti gli appassionati delle moto da GP di tutte le epoche.

  • Stima: 36.000 - 40.000 euro
  • Aggiudicato a: 32.000 euro

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