a cura della redazione - 11 February 2018

Motori senza "retromarcia". Ce lo spiega Moto Morini...

Abbiamo intervistato Alberto Monni, Responsabile produzione Moto Morini, che ci ha svelato alcuni segreti dell'azienda di Trivolzio e confessato che, a livello meccanico, la percentuale di componenti difettati è… vicina allo zero!

Quale è la percentuale di scarto dei componenti difettati?
"Molto bassa: siamo nell'ordine del 4-5% di reso. Ma quasi tutti i casi di componenti difettati riguardano la vestizione, ovvero le sovrastrutture e la verniciatura, che sono effettuate fuori dall'azienda. A livello meccanico la percentuale di reso è prossima allo zero".

A chi vi affidate per la componentistica?
"Il 99% dei fornitori, sui nuovi modelli, è nel raggio di 200 km dall'azienda. Fatta eccezione per alcuni pezzi che provengono da altri Paesei europei (come l’ABS Bosch e i radiatori KTM, ad esempio, n.d.r.) le Moto Morini sono tutte italiane: niente roba asiatica”.

Quale è la capacità produttiva attuale?
"Siamo in grado di fare sette moto alla settimana. Dati i processi di controllo esterni, i motori sono assemblati circa 40 giorni prima del resto della moto: quando rientra in sede è abbinato ad un telaio, che viene punzonato qui in azienda, poi si passa al collaudo sul banco a rulli della moto completa"

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