Una Guzzi Le Mans MK II si trasforma in un "aereo"
Mettendo mano ad una Moto Guzzi Le Mans MK II del 1982 i customizzatori inglesi di DMOL (Death Machines of London) hanno dato vita ad "Airforce", una moto realizzata per celebrare i 130 anni dalla nascita di Giovanni Ravelli (nato a Brescia il 14 gennaio 1887, pilota motociclistico e aviatore italiano, compagno di squadriglia di Giorgio Parodi durante la Prima Guerra Mondiale e, insieme a lui e Carlo Guzzi, ispiratore di quella che sarebbe diventata la futura Moto Guzzi). La special Airforce trae ispirazione appunto dal mondo dell’aviazione, di cui Ravelli è stato uno degli eroi italiani del periodo bellico.
Airforce propone soluzioni che attingono dal mondo dell'aviazione: dalle gomme che richiamano quelle degli aerei di quel periodo, alla lenticolare posteriore ed il forcellone ispirati al mondo dei velivoli, fino all’utilizzo di alluminio battuto a mano. La moto è un tributo all’esperienza del pilota bresciano, prematuramente scomparso in azione nel 1919, e all’influenza che egli ebbe sui compagni di avventura e che trovò esito nella fondazione della Casa di Mandello. Nel 1921, infatti, Parodi e Guzzi fondarono a Genova la "Società Anonima Moto Guzzi", scegliendo come logo un'aquila a ricordo dell'amico scomparso.
L'intera carenatura della moto è realizzata in alluminio battuto a mano, soluzione questa che ricorda un bombardiere della prima guerra mondiale. Il cupolino si lega alla perfezione con le linee slanciate del serbatoio, quasi a formare un unico pezzo. Le linee sinuose le ritroviamo anche nella pancia, che va a nascondere i tubi di scarico con terminali tagliati a "fetta di salame". Snello e filante il codino, che integra la luce posteriore. La sella è realizzata in pelle marrone, interamente cucita a mano. 112 i giorni necessari ai ragazzi di Death Machines of London per creare questa special.