Yamaha e Sym: fare tutto con 300 cc!
Gli eclettici
Impostazione sportiva
Esteticamente, enntrambi gli scooter strizzano l’occhio alla sportività. Il Sym è tutto nuovo e ha una linea caratterizzata da numerosi spigoli e diverse tipologie di plastiche. Il muso sfoggia un aggressivo doppio faro (come l’X-Max, che però ce l’ha full Led) e un accenno di “becco”. Altre caratteristiche comuni sono la sella a due piani (più accentuato il dislivello sul Sym) o l’ampio parabrezza ad altezza variabile. Al posteriore luci a Led per entrambi, singola circolare per Sym, a “doppia barra” per Yamaha. Diverse invece le ruote: cerchi da 15” all’anteriore e 14” al posteriore per Yamaha, 14”-13” per Sym.
Cruscotti simili, presa USB solo per Sym
Sottosella o... vano bagagli?
Posizione più naturale sull’X-Max
La posizione di guida del Sym risulta un po’ infossata e obbligata, senza spazio per arretrare sulla sella, e con il manubrio leggermente troppo vicino al busto, tanto che nella guida i gomiti sono molto piegati, a differenza dello Yamaha che, complice la possibilità di scorrere di più sulla sella, permette a tutti di trovare una posizione più naturale. Molto lunghe e sufficientemente larghe le pedane di entrambi, con un po’ più di spazio per il Sym.
Avviamo i motori
Silenziosissimo lo Yamaha, poco più invadente la sonorità al minimo del Sym. Stesso discorso per le vibrazioni, che sul Sym aumentano con i fondi un po’ sconnessi. L’X-Max ha un attacco del gas tra i migliori in assoluto tra gli scooter, dolcissimo e senza strappi. Consente di muoversi con disinvoltura anche a bassissima velocità. Aumentando i giri, il 3000 Yamaha scatta in avanti con decisione, in città domina letteralmente il traffico, partendo sempre prima delle auto (e di molte moto). Più pigro il Sym che, tra peso maggiore (+16,5 kg) e potenza minore (-2,5 CV), fa registrare prestazioni inferiori. Per esempio, nel classico urbano 0-50 km/h, Yamaha scatta in 2,8 secondi, mentre al Cruisym ne servono oltre 3,5. Scarto che nello 0-90 sale a oltre due secondi. Probabilmente, anche grazie alle ruote di dimensioni maggiori, lo scooter giapponese risulta un eccellente compromesso tra maneggevolezza urbana e stabilità in velocità, mentre il Sym ha la tendenze a “cadere” all’interno delle curve lente. Sopra i 110-120 km/h, affrontando curvoni o avvallamenti, il taiwanese innesca oscillazioni che non trasmettono tranquillità. Con l’X-Max, invece, si percorrono serenamente i raccordi autostradali.
Comfort e consumi
Capitolo freni e sicurezza
Tecnologia vs risparmio
Sym Cruisym 300: pregi, difetti, prestazioni, prezzo
Pregi
- Spazio per le gambe
- Presa USB
- Prezzo
- Vibrazioni
- Motore pigro
- Stabilità
Identikit e prestazioni
- CILINDRATA 278,3 cc
- POTENZA MASSIMA *20,88 CV
- ACCELERAZIONE 0-50 km/h *3,55 s; 0-400 m *18,45 s
- RIPRESA (50-90 km/h) 6,2 s
- VELOCITÀ MASSIMA *128,2 km/h
- CONSUMO MEDIO 22,4 km/l
- FRENATA (da 90 e 50 km/h) 30,58 m - 9,44 m
- CAPACITÀ VANO SOTTOSELLA 45,59 litri (2 caschi integrali + laptop 15")
- PESO A VUOTO *190,3 kg
- COLORI Bianco, rosso, nero opaco.
- PREZZO c.i.m. 5.350 euro
- PREZZO PROMO LANCIO c.i.m. 5.050 euro
Yamaha X-Max 300: pregi, difetti, prestazioni, prezzo
Scheda tecnica Sym Cruisym 300
Scheda tecnica Yamaha X-Max 300
Abbigliamento usato nella prova
- Caschi Givi e Nolan
- Giacche Tucano Urbano e Rev'it
- Guanti Dainese e Spidi
- Scarpe Dainese e Stylmartin