a cura della redazione - 04 August 2017

Telepass Moto: 3 punti da chiarire e una promessa

Ora che la riduzione dei pedaggi autostradali per le moto è operativa, concentriamoci su alcune questioni che hanno generato perplessità. Perché è “obbligatorio” il Telepass? Perché si paga un canone? Quante targhe sono associabili al dispositivo? Oggi facciamo chiarezza e già da domani parte la “fase 2” della nostra battaglia

Il primo risultato c'è. Adesso bisogna insistere!

Partiamo dai fatti: da 26 anni le moto pagavano l’autostrada come le auto, ma dal 1° agosto 2017 potranno risparmiare il 30% , a patto di sottoscrivere un contratto Telepass (qui le “istruzioni per l’uso”). Il provvedimento, che interessa potenzialmente 5 milioni di motociclisti, è un risultato notevole per un Paese in cui il contribuente paga ancora per i terremoti in Irpinia, Friuli e Belice (dite la vostra nel sondaggio). Insomma, per noi il miglioramento è una questione economica e di sicurezza (la statistica dice che l’incidentalità per le moto è minore in autostrada che in città o sulle statali) e fa molto piacere la velocità con cui si è passati dall’annuncio - il 28 luglio - all’operatività, dopo soli 4 giorni, come richiesto dal Ministero dei Trasporti. Ci piace lo sforzo per fare “un regalo” ai motociclisti nel periodo delle ferie, ma la macchina organizzativa è andata incontro a qualche intoppo, specie riguardo al Telepass.
Nei primi giorni di operatività c’è stata infatti un po’ di confusione e ci sono tre importanti questioni che cerchiamo qui di chiarire e su cui non molliamo la presa, scendendo in campo fin da subito per la “fase 2” della nostra battaglia.

1 - Perché è "obbligatorio il Telepass?

2 - Perché pagare un canone per avere lo sconto?

3 - Quante targhe sono associabili al dispositivo?

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