Prima di parlare delle gare è d'obbligo un ricordo di Mick Whalley, che ha perso la vita durante la prima gara della Ducati TriOptions Challenge, un evento di contorno alla British Superbike. Il pilota, nato a Sheppey 42 anni fa, non ha avuto scampo in un brutto incidente che ha coinvolto sette moto in totale. Malgrado l’intervento tempestivo dei soccorsi, impegnati da subito a bordo pista per cercare di salvare la vita a Mick, non c’è stato nulla da fare. Whalley è stato trasportato d’urgenza al Queens Medical Centro di Nottingham ma le ferite erano troppo gravi per evitare il triste epilogo. Gli altri piloti coinvolti nell’incidente sono fuori pericolo, tuttavia Mike Honey ha riportato fratture multiple agli arti inferiori ed è tutt'ora ricoverato a Nottingham.
Haslam in grande spolvero, suo il sigillo sulle gare di Donington
Riapre il sipario dei Campionati britannici, dopo una stagione 2016 vinta da Shane Byrne all’ultimo appuntamento del Campionato BSB. Il pilota del Team Be Wiser Ducati si presenta a Donington con in dote il titolo ma senza fortuna, dato che è costretto a non schierarsi sulla griglia di partenza a causa di una commozione cerebrale, rimediata a causa di una caduta nel warm up (il pilota ha fatto sapere attraverso i social network che sta bene e presto tornerà in pista). Con il Campione in carica fuori dai giochi, è Leon Haslam, suo diretto rivale nella stagione passata, a salire in cattedra. Pocket Rocket sigla con la sua Kawasaki il miglior tempo combinato della sessione di prove libere e parte dalla pole position, dato che le qualifiche vengono annullate in seguito alla perdita d’olio sul tracciato di una moto della Ducati TriOptions Challenge.
Malgrado la stagione parta a rilento, Haslam non perde la concentrazione e vince la prima gara con un buon margine. Alle sue spalle il compagno di squadra, Luke Mossey, chiude con un ritardo di 5”253. I due piloti del Team JG Speedfit battagliano inizialmente con James Ellison, ma ben presto prendono il largo. Alle loro spalle la gara è tutta da decidere, con Iddon, Ellison, Hickman, Irwin e Brookes decisi a conquistare la terza piazza. A spuntarla è la BMW del Team Tyco, guidata da un buon Christian Iddon che tiene botta e nel finale di gara guadagna il gap necessario a tagliare il traguardo con un margine sufficiente a dargli sicurezza. A seguire, completano la top ten Hickman, Ellison, Irwin, Brookes, Laverty, Dixon e O’Halloran. Il nostro connazionale Davide Giugliano, alla sua prima esperienza con il Team Tyco BMW Motorrad, chiude in 13esima posizione con un ritardo dal leader di 27”610. Un risultato lontano dalle aspettative dato che, prima del week end di gara, sperava di poter chiudere fra i primi cinque. Ma oggettivamente, per un pilota italiano abituato alle raffinatezze tecniche, alle piste e alle abitudini dei piloti del mondiale SBK, alla fine possiamo considerarlo un discreto risultato.
In gara 2 Leon “Pocket Rocket” Haslam fa il bis, conquistando nuovamente la prima posizione e archiviando i due round di Donington a bottino pieno. L’alfiere Kawasaki JG Speedfit non ha però vita facile e deve impegnarsi per superare un ottimo Josh Brookes, partito forte, su Yamaha. I due hanno un ritmo decisamente migliore rispetto al resto del gruppo ma Haslam riesce a dare qualcosa in più nel finale di gara, quel tanto che basta per tagliare il traguardo al primo posto con 2”716 di vantaggio. Alle spalle di Haslam e Brooks la battaglia è serrata e si protrae fino a fine gara: Irwin, Iddon e Mossey continuano a spingere al massimo e tagliano il traguardo racchiusi in poco più di mezzo secondo, ma con un ritardo di 7” dal duo di testa. A spuntarla e a salire sul podio è Glenn Irwin, in sella all’unica Ducati Be Wiser presente in griglia. Seguono, in ordine, Iddon, Mossey, Ellison, Guintoli, Hickman, Giugliano e O’Halloran. Il nostro connazionale migliora quindi la posizione finale, centrando la top 10. Nella classifica generale, guidata da Haslam con 50 punti, il pilota capitolino è nono a 10 punti.
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