a cura della redazione - 23 December 2016

Ammortizzatore di sterzo integrato nel cannotto

Ammortizzatore di sterzo moto: cos’è e come funziona. Scopriamo l’ultima novità, il sistema integrato nel cannotto. Oggetto della tesi di Laurea dell’ing. Cosimo Monti nel 2012 presso l’Università degli Studi di Firenze, sfrutta le potenzialità dei fluidi magneto-reologici. I dettagli di un brevetto italiano

tanta potenza e ciclistiche sempre più estreme: occhio al manubrio!

I fluidi magneto-reologici (MR)

L’ammortizzatore di sterzo MR

Sbacchettata smorzata in 150 millesimi di secondo

Dall’università al mercato

GLI ALTRI SISTEMI: LINEARI O ROTATIVI

UNIVERSITÀ DI FIRENZE: LA SICUREZZA IN PRIMO PIANO

Il reparto di Ricerca Veicoli dell’Università degli Studi di Firenze si è focalizzato, dal 2002, sulle due ruote a motore e vanta collaborazioni con moltissime Case motociclistiche, tra cui Piaggio, Beta, Ducati e Yamaha. Il tema centrale è la sicurezza: il primo progetto è stato un chest protector (un paracolpi per il petto) per Dainese, seguito da una collaborazione allo sviluppo della norma europea per la sicurezza dei guard rail. Qui è nato il progetto di fari adattativi per le moto, (con doppia funzione di beccheggio e shift, brevetto venduto dall’Università alla Piaggio diversi anni fa). Si è lavorato anche sugli air-bag per moto e per i piloti e (insieme a Dainese) su un’inedita mentoniera con zone a deformazione controllata. Dal 2006, si sta lavorando sul MAEB (Motorcycle Autonomous Emergency Braking) che sfrutta il radar e lo scanner per riconoscere gli ostacoli. Questo sistema interviene solo quando l’impatto è inevitabile, riducendo la velocità e non si attiva in maniera preventiva. Per saperne di più sui tanti progetti e studi: www.mooving.unifi.it, mentre per informazioni sul brevetto dell’ammortizzatore di sterzo MR i riferimenti sono quelli dell’Università (tel. 055-2751920 oppure inviare una mail a brevetti@csavri.unifi.it).

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