08 November 2016

Kawasaki Z900: due video ci mostrano la supernaked in azione e i dettagli

Kawasaki Z900 2017: info e foto. La Casa di Akashi presenta al Salone di Milano la nuova Naked da 900 cc, erede della vecchia Z1. Il propulsore è un quattro cilindri raffreddato a liquido che trova alloggio all'interno del telaio a traliccio in tubi. La supernked di Akashi sarà disponibile a partire da febbraio 2107

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Kawasaki al Salone di Milano

essenziale e cattiva, ma anche elegante

Kawasaki presenta a EICMA 2016 la sua nuova supernaked, frutto della volontà di unire potenza e maneggevolezza. Nata come discendente della vecchia Z1000, è spinta da un motore a quattro cilindri di 948 cc studiato per dare il meglio di sè già dai bassi e medi regimi. A ospitare il propulsore è un telaio a traliccio in tubi e braccio oscillante estruso. Secondo quanto dichiara la Casa di Akashi i punti forza della nuova Supernaked giapponese risiedono in un motore tanto sportivo quanto divertente e in un'agilità da prima della classe.

Dicevamo che il motore della Z900 è un nuovo 4 cilindri in linea da 948 cc, cilindrata scelta per avere tiro ai bassi e anche allungo. Il nuovo propulsore è basato proprio su quello della Z1000, con misure di alesaggio/corsa di 73,4 x 56,0 mm: 3,6 mm di alesaggio in meno rispetto alla “millona”, con corsa invariata. La cubatura scende di 95 cc, mentre la potenza passa da 142 a 125,4 CV. I corpi farfallati sono perpendicolari e misurano 36 mm di diametro, contro i 38 della Z1000 (ci sono le farfalle doppie). Il diametro delle valvole è di 29 mm per quelle di aspirazione e di 24 mm per quelle di scarico. I pistoni sono realizzati con la stessa tecnica usata per quelli della H2/H2R (simile alla forgiatura), i cilindri sono “open deck”, mentre l’albero motore alleggerito consente al propulsore di prendere i giri velocemente. Le vibrazioni sono contrastate da un contralbero, ma una parte è stata mantenuta, per trasmettere il carattere del motore. L’inedito design dei carter e dei coperchi degli accessori contribuisce a sottolineare la compattezza e la novità del propulsore.
Una cura particolare è stata posta allo studio del suono. L’impianto di scarico 4-in-1 deve rispettare la Euro 4 (fortunatamente il silenziatore è abbastanza compatto, il lavoro… sporco lo fa la precamera), quindi i tecnici Kawasaki hanno studiato un sistema di aspirazione che compensa la silenziosità del terminale “ululando” e cambiando tonalità a seconda del regime di giri.
La trasmissione vanta un cambio con rapporti ravvicinati dalla prima alla quinta, con sesta overdrive: al semaforo la Z900 non avrà complessi di inferiorità! Dalle corse arriva la frizione assistita e antisaltellamento, che non c’era sul modello precedente e sfrutta due tipi di camme, ognuna dedicata a ciascuna funzione. La strumentazione ha l’indicatore del cambio marcia regolabile (ma anche il tachimetro che offere tre modalità di visualizzazione).


Completamente nuovo il telaio, che passa da un’unità a doppio trave in alluminio ad una a traliccio: la H2/H2R ha fatto scuola! La struttura pesa solo 13,5 kg, addirittura 1,5 kg meno che il telaio della Z650. La filosofia costruttiva del traliccio è identica a quella del telaio della media bicilindrica: leggerezza, maggior rettilineità possibile dei tubi, motore come elemento stressato. Il forcellone è estruso in alluminio e pesa solo 3,9 kg, quasi un chilo meno che quello della Z650, mentre il telaietto posteriore è anch’esso in tubi.
La forcella è una USD con steli da 41 mm di diametro, regolabile nel precarico (stelo sinistro) e nell’idraulica in estensione (i registri sono posti sui tappi superiori della forcella); il monoammortizzatore, regolabile nel precarico e nell’estensione, è posto quasi orizzontalmente sopra al forcellone, per centralizzare le masse e allontanare l’ammortizzatore dal calore dello scarico. Le tarature standard sono di compromesso tra sportività e comfort.
I dischi dei freni anteriori sono a margherita e hanno diametro di 300 mm (250 il posteriore), morsi da pinze assiali a 4 pistoncini. L’impianto frenante è assistito dall’ABS Nissin.

Anche lo stile della Z900 si ispira al Sugomi Design che già impronta le linee della Z1000, ma tutto è visivamente più leggero, essenziale, con carrozzeria meno estesa e più attillata, che lascia in vista telaio e motore esaltando l’aspetto meccanico, tecnologico e sportivo della moto. A ciò contribuisono anche il serbatoio, scultoreo ma elegante e più sinuoso che sulla Z1000, e le cover inferiori del 4 cilindri, disegnate per sembrare parte del motore.
Alcune caratteristiche distintive della Z1000 sono state mantenute, come il gruppo ottico anteriore a doppia luce bassissimo e poco sporgente. Lo è anche la strumentazione (contagiri digitale che ne simula uno analogico, con tre tipi di fondo selezionabili dal pilota, indicatore di marcia inserita e flashh di cambiata; il tutto a sormontare un grande schermo LCD a fondo scuro, che offre moltissime informazioni, compresa l’indicazione di guida economica), rifinita in carbon look e vestita da una cover anch’essa compatta e attillata ma integrata col gruppo faro meglio che in passato. Anche la coda è più sinuosa di quella della Z1000, pur mantenendo una linea sportiva che punta in alto. Confermato anche sulla Z900 il caratteristico faro posteriore a Led a forma di “Z”.

La posizione di guida è leggermente più rialzata rispetto a quanto offerto dalle attuali Z800 e Z1000, con il triangolo sella/pedane/manubrio (montato su silent block e con leve regolabili) studiato per massimizzare feeling e maneggevolezza. L’ampia area di seduta dista 794 mm da terra, è anteriormente rastremata e, insieme ai fianchi stretti della parte centrale della moto, aiuta piloti di tutte le taglie a poggiare facilmente i piedi al suolo. Le pedane hanno tamponi in gomma e, quelle del pilota, contrappesi anti vibrazioni e paratacchi montati su silent block.
La Z900 sarà disponibile nelle colorazioni Pearl Mystic Gray/Metallic Flat Spark Black, Candy Lime Green/Metallic Spark Black, Metallic Flat Spark Black/Metallic Spark Black, Candy Plasma Blue/Metallic Graphite Gray. Quest’ultima è una colorazione riservata alla versione Special Edition, che avrà anche grafiche dedicate e dotazione di serie più ricca.

A proposito di accessori, ecco alcuni di quelli disponibili nella lista degli optional:

  • Coprisella monoposto
  • Sella alta (+ 20 mm), con rivestimento bicolore e logo Kawasaki
  • Cover strumentazione maggiorata
  • Borsa da serbatoio
  • Presa di corrente
  • Cover radiatore
  • Tamponi para telaio
  • Tamponi mozzi
  • Para serbatoio
  • Modanature per carter motore

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