di Andrea Bressan - 02 November 2016

Johann Zarco: passato, presente e futuro del Campione Moto2 2016

Il campione del Mondo Moto2 2016 è... lo stesso del 2015. Johann Zarco, ancora con la Kalex, se l'è dovuto sudare, ma ha conquistato con un appuntamento di anticipo il suo secondo Titolo iridato della classe di mezzo del Motomondiale. Ripercorriamo i momenti più significativi della stagione e della carriera del pilota francese
 

Johann Zarco vince, ma non è una passeggiata

Sul tracciato di Sepang, con una gara di anticipo sulla fine del Campionato, il pilota numero 5 del Team Ajo Motorsport, Johann Zarco, ha messo il proprio sigillo sulla classifica della stagione, laureandosi nuovo Campione del Mondo Moto2. Complici le non eccelse prestazioni nella tappa malese dei due diretti pretendenti al titolo, Alex Rins e Tom Luthi, ma soprattutto grazie alla sua vittoria, il transalpino conquista matematicamente il secondo titolo mondiale consecutivo. Lo spagnolo e lo svizzero ci hanno provato, ma Zarco è stato più costante: meno vittorie di tappa rispetto al 2015 ma molta concretezza, con gli inseguitori che si sono visti "soffiare" punti dai molti altri piloti che sono riusciti a vincere gare o ad andare a podio quest'anno (Folger, Sam Lowes, Baldassarri, Nakagami, Morbidelli, Corsi, Alex Marquez ...).
 

Zarco a caldo: “è difficile non piangere”

Johann va in Motogp e saluta la Moto2 con due record

La stagione 2016 in breve

Johann Zarco: profilo di un bi-Campione del mondo

Le parole dei diretti avversari

Alex Rins: “Voglio fare i complimenti a Zarco e alla sua scuderia per la vittoria del titolo. È stato molto costante per tutta la stagione e si è meritato la corona iridata. Il nostro fine settimana malese è stato difficile ma nonostante questo ho corso con le migliori sensazioni fini a quando la pista era bagnata, poi si è asciugata e ho perso il passo migliore. A Valencia proverò a conquistare il secondo posto in classifica generale”.
 
Tom Luthi: “Quello che ha fatto Johann in qualifica e in gara è stato impressionate. Il mio avvio è stato brutto ma nella prima e nella seconda curva Baldassarri mi ha toccato e ho perso posizioni. La ruota dietro mi si bloccava ad ogni staccata e molte volte ho rischiato la caduta. All’inizio, con la pioggia, le mie sensazioni erano migliori di quando la pista si è asciugata. Dalle condizioni difficili della gara malese abbiamo capito qualche cosa in più e il bilancio del triplete è comunque buono grazie a due vittorie, ora dobbiamo pensare a fere bene nell’ultimo GP a Valencia”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA