Il nuovo motore Harley è davvero altra cosa
Prima presa di contatto
Maggiore grinta, ma anche più facilità
Con il vecchio Twin Cam (sembra ingiusto chiamarlo “vecchio” dal momento che è ancora in gamma ed equipaggia molti modelli attualissimi, ma il “nuovo” Milwaukee Eight è davvero altra cosa…), con il vecchio Twin Cam, dicevamo, potevi tirare le marce e andare a cercare il fuorigiri, ma in realtà la spinta finiva un pezzo prima. Ebbene, l’otto valvole è una cornucopia di Nm fino alla zona rossa. E in basso? A 1.500 giri apri il gas, in qualunque rapporto, e dopo poche pistonate, ti ritrovi a prendere giri con decisione. La potenza erogata è dannatamente smooth, dicono gli americani: morbida, vellutata. L’incremento di prestazioni si sente -abbiamo avuto anche un M.Y. 2016 durante il test e il confronto ha messo in luce la differenza in maniera evidente- ma tutto sembra più facile. Merito anche della nuova frizione con parastrappi, che se da un lato non ci sembra abbia ridotto lo sforzo alla leva come promesso, è però precisa e assiste il pilota rendendo ancora più fluida la guida.
Cresce il comfort
Cambio duro e peso importante
Chiudiamo solo con i difetti più evidenti delle nuove Harley-Davidson. Il cambio, preciso, rimane duro negli innesti e rumoroso. Il peso, specie in manovra, è uno dei deficit maggiori, ma quando si parla di maxi cruiser non ci si può aspettare leggiadria. E poi: l’aspetto esteriore non cambia, sono praticamente indistinguibili (fatto salvo il motore anche esteriormente diverso) da quelle dell’anno precedente. Infine il prezzo che -come c’era da aspettarsi- sale ulteriormente. Portarsi a casa una delle Harley-Davidson Touring 2017 è un impegno non da poco per il portafoglio, ma si viene ripagati con un’esperienza di guida estremamente soddisfacente.