di Nicolo Codognola - 29 July 2016

Shaka Garage: dalla Puglia con grinta

Era una Yamaha XV1100 Virago, ora è la special café racer Thin Blade. Arriva da Bari, è originale e ben costruita, con alcuni spunti interessanti. Soprattutto è un bel recupero di una custom dallo scarso valore storico e commerciale, ora rinata a nuova vita grazie all'opera di Shaka Garage

Sciallo in riva all’Adriatico

Il saluto shaka, che si fa sollevando pollice e mignolo come per simulare la cornetta del telefono e agitando la mano, è nato alle Hawaii e si è diffuso nel mondo dei surfer prima e dei giovani in genere poi. Il suo significato è, più o meno: “va tutto bene”. E tutto sembra andare davvero bene anche allo Shaka Garage di Bari, dove nascono special originali. L’ultima nata è la Thin Blade, che rende onore al proprio nome (lama sottile) con uno stile asciutto e una sezione frontale di una spada (cliccate qui per la gallery).

Estetica stravolta

Impostazione racing

A livello ciclistico le modifiche non sono da meno. L’avantreno originale ha lasciato il posto a quello di una Suzuki Hayabusa 1300, portandosi in dote pinze e dischi freno, oltre al cerchio da 17”. Al posteriore rimane invece l’originale, per via della trasmissione finale a cardano e del freno a tamburo. Sempre al retrotreno, un nuovo monoammortizzatore pluriregolabile sostituisce quello di serie, ormai fiaccato dagli anni e poco consono alla nuova vita della Yamaha. E il motore? Insieme ad un bel tagliando generale sono arrivati un filtro conico (il telaio funge da air-box) e uno scarico con terminale e collettori fatti a mano. Il risultato finale ci piace molto, è un po’ diverso dal solito e punta i riflettori su una Regione d’Italia, la Puglia, che accoglie tantissimi appassionati, ma da cui abbiamo visto germogliare ancora poche special di livello.

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