La Moto Guzzi V7 II Stornello vola in alto

La “piccola” di Mandello in versione scrambler rispolvera un nome storico del Marchio: in definitiva è una piacevole stradale con un look evocativo, con un bel carattere e l’esclusività di una produzione numerata. Il nostro test su strada, le foto, il prezzo

La tradizione si rinnova

Entry-level… di alta gamma

E infatti la V7 II Stornello, presentata a Eicma 2015, alla fine, non è altro che uno dei kit proposti per la entry-level di Mandello -quello scrambler, appunto - prodotto di serie e in tiratura limitata di mille esemplari. E diventa, nella gamma V7 II, il modello di punta, arrivando a costare 10.670 euro indicativi c.i.m. Che, ne conveniamo, non sono pochi per una moto d’accesso, ma sono comunque circa 500 euro in meno di quanto costerebbe una V7 II con il kit scrambler. In più questa ha anche il telaio rosso e una grafica dedicata, che da replicare su una V7 II standard avrebbe un prezzo ancora superiore.

Amichevole, ma le sospensioni…

Come va? L’abbiamo guidata sulle strade (asfaltate e non) delle montagne sopra Mandello (qui le foto) e, in sostanza, si comporta come la V7 Special da cui deriva: leggera, maneggevole, ben frenata. La sella è bassa da terra, così da non intimidire nemmeno i neofiti. L’ergonomia è compatta, ma nemmeno io che supero il metro e ottanta d’altezza mi trovo costretto in una posizione scomoda. Se proprio devo trovarle un difetto, punto il dito sulle sospensioni: la forcella ha una buona scorrevolezza e una discreta escursione, gli ammortizzatori invece sono più secchi e arrivano presto al fondo corsa. Non sto parlando della guida in sterrato -la Stornello digerisce strade bianche e nulla più- ma delle irregolarità più pronunciate dell’asfalto (buche e dossi), che non sono filtrate a dovere.

Bicilindrico brioso

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