di Marco Marini - 22 December 2015

Dakar 2016: ultimo allenamento in quota

Si è svolta venerdì 18 dicembre, a La Villa, la conferenza “Dakar, neve chiama sabbia”, serata di apertura del weekend di Coppa del Mondo di sci in Alta Badia. Tra piloti, aneddoti, super campioni oltre ad abbuffate ed allenamenti in quota, c’è stato un bell’antipasto Dakar!

Un po’ di neve prima di tanta sabbia

A soli dieci giorni dalla partenza per la Dakar 2016 ci si aspettava la presenza di illustri ex piloti, meccanici e navigatori, ma non ci saremmo aspettati di vedere piloti ufficiali pronti al via, come Paolo Ceci e Mr Dakar, il grande Stephane Peterhansel. Ma per loro è stata l’occasione di fare un ultimo allenamento in alta quota, in vista dell’aria rarefatta sudamericana. A presentare gli ospiti è stata Elisabetta Caracciolo, organizzatrice di questa conferenza e giornalista alla Dakar da ormai molti anni, che ha portato sul palco rappresentanti delle diverse ere che questa gara ha attraversato. Dai privatoni anni ‘70 agli ufficiali degli ultimi anni. 

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In quota con Stéphane

Il giorno dopo, sabato, abbiamo incontrato Stéphane Peterhansel al Las Vegas Lodge (Piz Sorega, San Cassiano) per una breve intervista sulla sua preparazione alla Dakar (guardate il video). Molto disponibile e alla mano, non diresti mai che l’uomo 50enne davanti a te, in gran forma, ha un palmares di due titoli Mondiali di Enduro (1997 e 2001), 6 vittorie alla Dakar con la moto (1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1997, 1998, il più vittorioso di sempre) e 5 Dakar vinte con le auto (2004, 2005, 2007, 2012 e 2013). Ti parla con molta modestia, ride e scherza e si scusa per essere arrivato 5 minuti in ritardo. Molti campioni, anche infinitamente meno titolati, dovrebbero imparare dai più grandi… Rimaniamo a chiacchierare al Las Vegas Lodge fino alle 17, con gli impianti ormai chiusi da un po’. Quando ormai non c’è più luce, Stéphane mi chiede come penso di tornare a valle a San Cassiano: “Nessun problema –gli rispondo- sono qui in snowboard, scendo senza problemi finché si vede qualcosa. Tu invece dormi qui tranquillo, giusto?”. Macché, il programma della serata prevede di partire con la torcia frontale e gli sci verso le 18, quando non si vede più nulla, per scendere fino a San Cassiano, poi mettere le pelli di foca e rifarsi in salita quei 500 metri di dislivello per tornare a Piz Sorega. Altro che vacanza!

Gran finale: Coppa del Mondo di Gigante e Frecce Tricolori

Non potevamo salutare la compagnia della Dakar il sabato sera e perderci l’occasione di vedere dal vivo la più bella gara del circus mondiale di sci, il Gigante della Val Badia sulla mitica Gran Risa di La Villa, una pista che a tratti raggiunge il 60% di pendenza. Moltissimo pubblico e lo spettacolo delle Frecce Tricolori poco prima della partenza della seconda manche, uno spettacolo incredibile che già di suo toglie il fiato, ma in più con la cornice delle Dolomiti diventa davvero unico al mondo (sfogliate la gallery). Spettatore alla Red Bull Lounge davanti all’arrivo anche Stéphane Peterhansel che ama tantissimo sciare e vedere i migliori atleti in gara, tanto che il sabato mattina è andato con gli sci anche in Val Gardena per vedere qualche discesa della Libera sulla Saslong, altra gara incredibile dove c’è stato un brutto incidente di Matthias Mayer, ma per fortuna senza gravi conseguenze. È stato il primo incidente sugli sci in una competizione mondiale dove il pilota era protetto da airbag. Questo dispositivo della Dainese è stato sviluppato apposta per questa disciplina e si è correttamente aperto prima dell’impatto a terra, salvando Mayer da conseguenze ben più gravi.

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