Husqvarna 701 Supermoto: qualche anticipazione della tecnica
Husqvarna 701 supermoto: qualche anticipazione della tecnica
Qualche informazione in più, giusto per incuriosire gli appassionati. Husqvarna aggiorna il sito dedicato alla nuova 701 Supermoto (qui la gallery), introducendo dettagli tecnici che approfondiscono la conoscenza del nuovo mezzo austro-svedese che ricalca le linee della KTM 690 SMC R. Apparve per la prima volta a Eicma 2013 in forma di concept bike, salvo poi tornare l’anno seguente al Salone di Milano profondamente rivista e migliorata, specie dal punto di vista estetico. Il 2015 sembra essere l’anno buono, tanto che a partire da novembre potrete trovare la 701 Supermoto in tutti i concessionari europei Husqvarna.
Dettagli, novità e scheda tecnica
Per quanto riguardo il gruppo termico, sarà monocilindrico SOHC raffreddato a liquido capace di sviluppare una potenza di 67 CV a 7.000 giri/min e 67 Nm di coppia a 6.500 giri/min, con valvola di aspirazione a stelo cavo in acciaio da 40 mm, valvole di scarico da 34 mm e doppia candela. Ci saranno inoltre tre mappature della centralina, selezionabili da un pulsante sotto la sella: “Standard”, “Soft” o “Advanced” a seconda delle condizioni del fondo. Per migliorare l’erogazione della potenza e migliorare il comportamento del motore, l’iniezione sarà a doppia candela, ognuna delle quali avrà un controllo del momento di iniezione individuale per un’ottimale combustione del carburante nella camera di combustione dal grande alesaggio. La trasmissione sarà a 6 rapporti con frizione anti-saltellamento e l'acceleratore sarà del tipo “Ride-By-Wire”.
Il telaio sarà in acciaio al cromo-molibdeno, il serbatoio portante in poliammide. Peserà solamente 3,9 kg il forcellone, un peso davvero limitato per una moto del genere. Per quanto riguarda il pacchetto sospensioni, all'anteriore troveremo una forcella WP da 48 mm con piastre anodizzate e corsa di 215 mm e al posteriore un ammortizzatore WP con corsa da 250 mm. I freni, che vantano anche il sistema ABS Bosch, saranno composti all'anteriore da un disco flottante singolo da 320 mm con pinza radiale a 4 pistoncini e al posteriore un disco da 240 mm abbinato ad una pinza a singolo pistoncino.
Le ruote tubeless anodizzate nero da 17" saranno dotate di coperture Continental ContiAttack Supermoto (120/70 l’anteriore, 160/60 il posteriore). Per sapere la cifra da scrivere sull’assegno per aggiudicarvi una Husqvarna 701 Supermoto bisogna aspettare ancora un po’, ma il prezzo si dovrebbe aggirare sui 9.000 euro, la stessa cifra richiesta per la cugina KTM.
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701 Supermoto |
MOTORE |
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Motore |
Monocilindrico, 4 tempi |
Cilindrata |
690 cc |
Alesaggio/Corsa |
102mm/84,5 mm |
Potenza |
67 CV a 7.500 giri |
Coppia |
68 Nm a 6.000 giri |
Compressione |
12,6:1 |
Avviamento |
Avviamento elettrico/12V 8,6Ah |
Trasmissione |
6 marce |
Lubrificazione |
Lubrificazione forzata con 2 pompe rotative |
Olio motore |
Bel Ray, SAE 10W-60 |
Trasmissione primaria |
36:79 |
Trasmissione finale |
16:42 |
Raffreddamento |
Raffreddamento a liquido |
Frizione |
Frizione Adler APTC antisaltellamento, idraulica Brembo |
Gestione del motore / accensione |
Keihin EMS con Ride By Wire, doppia accensione |
CICLISTICA |
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Telaio |
Telaio a traliccio in acciaio cromo molibdeno, verniciato a polvere |
Telaietto |
Telaietto in poliammide autoportante con serbatoio benzina integrato |
Manubrio |
Alluminio diamentro 28/22 mm |
Sospensione anteriore |
WP-USD da 48 mm con funzioni separate stelo sinistro/destro |
Sospensione posteriore |
WP-Monoammortizzatore con link |
Escursione sospensioni Anteriore/posteriore |
215/250 mm |
Freno anteriore |
Pinza radiale Brembo a 4 pistoncini, disco da 320 mm |
Freno posteriore |
Pinza flottante Brembo a pistoncino singolo, disco da 240 mm |
ABS |
Bosch 9M+ due canali (disinseribile, modalità supermoto) |
Ruote Anteriore/posteriore |
Ruote a raggi con canale in alluminio tubeless 3,50 x 17"; 5,00 x 17" |
Gomme anteriore/posteriore |
120/70 ZR 17; 160/60 ZR 17 |
Catena |
X-Ring 5/8 x 1/4" |
Scarico |
Acciaio inossidabile con catalizzatore |
Inclinazione sterzo |
63° |
Passo |
1.480 ± 15 mm |
Altezza libera dal suolo |
270 mm |
Altezza sella |
890 mm |
Capacità serbatoio |
circa 14 litri/2,5 litri riserva |
Peso |
circa 145 kg (senza benzina) |
Intervista a manfred schlager (reparto r&s)
Ci puoi svelare il segreto di questo monocilindrico così potente ma con un'erogazione così gestibile?
M.S.: "Non si tratta di un solo elemento, ma della giusta combinazione di diversi fattori. Secondo me, il fattore più importante riguarda la qualità di ogni singolo componente utilizzato nel motore. Segue l'impegno dedicato nella fase di ricerca e sviluppo sin dall'inizio del progetto; è proprio questo a fare la differenza. In età adulta, modificare il comportamento di un animale o di una persona è molto difficile e richiede uno sforzo maggiore. Bisogna iniziare da piccoli. Vedi, lo stesso principio può essere applicato a un motore. Occorre quindi disporre delle infrastrutture e delle giuste conoscenze per assemblare tutti i singoli componenti e ottenere il risultato finale. In questo modo, il motore è pronto per la fase di produzione in serie. L'industrializzazione è uno dei fattori chiave del processo. Infine, se vogliamo addentrarci nei dettagli, molti pensano che il problema principale del monocilindrico risieda nelle masse oscillanti, ad esempio un pistone di grosso diametro. Io invece voglio sfatare questo mito. Infatti, se possiedi le conoscenze e le tecnologie giuste per controbilanciare queste forze, i risultati saranno sorprendenti".
Puoi dirci i tre principali vantaggi del monocilindrico?
M.S.: "Al primo posto sicuramente il peso ultra leggero. Al secondo, la possibilità di giocare con le dimensioni per realizzare modelli estremamente compatti. Al terzo, ma non meno importante, il consumo di carburante. Se posso, aggiungerei un quarto vantaggio che credo sia molto importante: la manutenzione e i lunghi intervalli di assistenza. Un motore monocilindrico di piccole dimensioni presenta un numero inferiore di componenti, sia internamente sia attorno alla camera di combustione, e dispone di un'architettura che facilita gli interventi meccanici".
Quali saranno secondo te i nuovi sviluppi dei monocilindrici in futuro?
M.S.: "È possibile migliorare tutto: dal peso alla potenza, fino alla guidabilità. Credo che al momento le dimensioni del motore siano l'aspetto da migliorare maggiormente. Non credo vedremo grandi passi avanti nel breve periodo, ma non si sa mai. La tecnologia dei materiali si muove velocemente al giorno d'oggi".
Immagina di disporre di risorse illimitate. Come costruiresti la moto dei tuoi sogni?
M.S.: "Parliamo pure di miracoli, ma io non ci credo. Mi piacciono diversi tipi di moto, dalle MotoGP alle Motocross, fino a quelle da Rally. Per questo, è molto difficile parlare di un solo tipo di moto ideale. Però ho una risposta: il mio sogno è sempre stato quello di una moto in grado di offrire ai clienti i più alti standard tecnologici oggi disponibili. Non importa in quale segmento di mercato".
Puoi spiegare in parole semplici la tecnologia ride-by-wire ai fan della Supermoto 701?
M.S.: "Semplice: niente più cavi. Si tratta di un cablaggio digitale che comporta una risposta fluida dell'acceleratore, impossibile da raggiungere con il classico sistema a cavi".
La nuova Supermoto 701 pesa 145 kg e dispone di 67 CV: pensi basti per divertirsi? Di quanto ancora potrai spingerti oltre grazie alla tecnologia?
M.S.: "Se basta o meno... beh, dipende! Dipende dall'abilità del motociclista, dal tipo di impiego della moto e da altri fattori. Per un motociclista di supermotard, per avere velocità in curva e facilità di guida, va più che bene. Anzi, è il top! Stiamo lavorando su un segmento di nicchia con esigenze molto precise. Se pensiamo a moto per utilizzi diversi o ad altri segmenti di nicchia, sicuramente cercheremmo un equilibrio diverso. Potremmo avere bisogno di un incremento di potenza, a volte addirittura di peso, oppure di una diversa struttura del motore. Tutto dipende da quanto la tecnologia ci permetterà di andare avanti. Ti prometto che siamo pronti a fare passi in avanti, ma questo è un segreto del reparto R&S!”.
Intervista a maxime thouvenin, senior designer presso kiska
Cosa ti ha ispirato maggiormente nel progettare il design della Supermoto 701?
M.T.: "Il contrasto tra la semplicità e la funzionalità dello stile svedese, già utilizzato in diversi prodotti, e un approccio altamente tecnico e deciso, tipico dei droni e delle auto che corrono a Le Mans".
Quali sono i tre dettagli che più apprezzi di questo modello?
M.T.: "Il primo è la nuova sella, che va al di là di una semplice sella. Migliora l'ergonomia del modello, consentendo un'architettura altamente minimalista. Per questo elemento chiave del design della moto è stato necessario adottare una nuova tecnologia di produzione. Il secondo è l’integrazione tra il tappo del serbatoio e il parafango posteriore. Il volume conferisce rigidità alla coda della moto mentre la parte superiore è caratterizzata da una superficie totalmente filante sulla quale il pilota può scivolare agevolmente. E il terzo è la luce posteriore, che è stat ridotta al minimo. Non è collegata al parafango posteriore ma è stata progettata come parte esclusivamente tecnica e funzionale".
Puoi spiegare in dettaglio il concetto di "forma in base alla funzione"?
M.T.: "Nessun dettaglio è lasciato al caso ma viene pianificato con estrema attenzione. Non ci sono parti puramente ludiche. Ogni elemento è dotato di un'apposita funzione. Il design nasce dal desiderio di conferire un aspetto tecnico alla moto".
La sella è un elemento peculiare della moto. Puoi fornirci maggiori informazioni su come sei arrivato al design finale del modello?
M.T.: "Sulla base del nuovo approccio di Husqvarna e del concetto di "forma in base alla funzione", abbiamo ridotto all'essenziale l'architettura della moto con un serbatoio autoportante in coda e un copriradiatore che funge anche da convogliatore d'aria sulla parte anteriore. Ma l'elemento essenziale resta la sella. Nasce dall'esigenza di un design sottile e di un'architettura ridotta all'essenziale, per una migliore ergonomia e un numero minimo di componenti. Da semplice elemento posto sopra le plastiche, la sella è diventata parte integrante di quest'ultima. Ciò spiega la peculiarità di questo pezzo, per il quale è stato necessario l'impiego di una nuova tecnologia di produzione. Grazie a tale tecnologia, abbiamo migliorato la funzionalità generale della moto, progettando superfici e nervature in grado di garantire un grip e un'ergonomia migliorati. Infine, i colori e la grafica danno il tocco finale, rendendo la sella l'elemento centrale della moto".
Per concludere, dal punto di vista del designer, come immagini la Supermoto del 2020?
M.T.: "Al momento stiamo lavorando alla nuova generazione di Supermoto, motivo per cui non posso aggiungere altro".