Motociclismo prova la Aprilia ART di Danilo Petrucci
Motociclismo prova la aprilia art di danilo petrucci
Far parte di una testata come Motociclismo comporta responsabilità e fortune. Spesso le due cose combaciano, soprattutto in occasione di prove importanti. Ultimamente ci è capitato al Mugello, testando la Aprilia ART, proprio mentre Petrucci (il pilota che l'ha portata in pista per tutto il 2014 e che per il 2015 è passato in Ducati Pramac) si preparava per i test privati dello scorso settembre. Il nostro Luca Bono non si è però lasciato intimorire, e la dimostrazione è tutta in questo video, che vi prepara all'articolo completo che trovate su Motociclismo di gennaio, disponibile in edicola. Ricordiamo, infine, che questa moto è di fatto quella che negli ultimi anni ha fornito i dati usati dai tecnici di Noale per porre le basi per il ritorno in MotoGP nel 2015 col team Gresini.
In carena: il racconto del nostro tester, luca bono
"Le 14.00, tutto è pronto. Il rumore del quattro cilindri è assordante, invade tutta la pit-lane. Due meccanici stanno facendo le ultime verifiche e controllando che tutti i parametri siano corretti. Saliamo in sella, il momento è magico, ma quando inseriamo la prima avvertiamo subito un peso: siamo su una moto importante, sentiamo una bella responsabilità. E pi ci sono tante novità. Nel 2008-09-2010 provammo le Aprilia SBK, quindi immaginiamo di avere un'idea di ciò che ci aspetta, ma questa volta non è così. Prima di tutto - ci dicono - le Bridgestone sono meno intuitive delle Pirelli, i freni sono in carbonio e non in acciaio, il telaio è più rigido e il motore a cascata di ingranaggi è più potente, sfiora i 250 CV. Insomma, la SBK è tutta un'altra moto. Uscendo dal box il pit-limit ci blocca a 60 km/h e abbiamo un po' di tempo per ripassare tutte le raccomandazioni; in un istante però arriva il semaforo: da qui in poi nei prossimi 15 minuti non avremo più il tempo per pensare a nulla". Per trovare le impressioni di guida e i commenti tecnici correte in edicola, Motociclismo di gennaio è già uscito.
La tecnica: 250 cv a 15.800 giri
Il progetto ART è partito nel 2012; base tecnica quella della Superbike Aprilia. Poi il nuovo regolamento, che ha imposto nuove norme anche ai pneumatici, ha costretto i tecnici ad apportare numerose modifiche al progetto originale per renderlo competitivo in MotoGP. Il motore è il noto 4 cilindri a V longitudinale di 65°, con i cornetti di aspirazione ad altezza variabile, iniezione elettronica con 8 iniettori e gestione Ride-by-Wire di ultima generazione. Il rapporto di compressione arriva a 15:1. Grazie alle modifiche, il motore eroga una potenza di circa 250 CV ad un regime massimo di 15.800 giri (anche se la scheda tecnica ufficiale non è così... generosa). Il cambio è elettronico, servito anche in scalata, la frizione ha l'antisaltellamento; la centralina Marelli offre diverse mappature di erogazione, e i numerosi parametri sono impostati dai tecnici a seconda del circuito e delle condizioni atmosferiche.
Il cruscotto, completamente digitale, ha i LED che indicano il momento giusto per la cambiata e offre molti dati: regime, marcia, temperature dell’olio e dell’acqua, livello del TC, mappatura... I comandi sono complessi ma abbastanza intuitivi, e la maggior parte dei pulsanti si trova accanto alla piastra di sterzo sul semimanubrio di sinistra; qui ci sono la regolazione del traction control, l’accensione e lo spegnimento della luce posteriore, la scelta delle mappature e il pit-limiter, che si usa quando si entra nella corsia dei box. Il serbatoio ha capacità di circa 24 litri. Il peso a secco di 162 kg è così distribuito: 53% all’anteriore e 47% al posteriore. Le sospensioni sono Öhlins, forcella con steli da 48 mm di diametro, mono TTX. All'anteriore ci sono due dischi di carbonio, con pinze Brembo; al posteriore c'è un disco d'acciaio di 218 mm.
Art nel 2014: sempre più vicini alla top10
Il 2014 per l'Aprilia ART è stat un anno in crescendo, apertosi comunque con una prestazione di tutto rispetto. In Qatar, infatti, Danilo Petrucci ha concluso 14° portando a casa due punti e andando in Texas con le migliori intenzioni. Purtroppo, dopo il 17° posto al COTA, Petrucci è costretto a ritirarsi durante il GP d'Argentina e a saltare quattro tappe per l'infortunio rimediato a Jerez (di cui potete vedere le foto in questa gallery) e che lo terrà fermo fino ad Assen, dove conquista un altro punto arrivando 15°. Prestazione identica per quanto riguarda la Germania. Dopo una serie di ritiri inizia la fase crescente per la ART, con l'11° posto ad Aragon e i due dodicesimi posti di Phillip Island e di Valencia. Dall'anno prossimo l'Aprilia cambierà ancora più radicalmente (visto l'ingresso ufficiale con Melandri e Gresini in MotoGP), e nonostante la perdita di Hofmann, che ha preferito passare in KTM invece che occuparsi dei test della MotoGP di Noale, dalla "figlia" dell'ART si attendono grandi cose.