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I segreti e le prestazioni del motore Aprilia V2 900 cc

Aprilia Shiver e Dorsoduro 2017: i segreti del motore di 900 cc. È davvero meglio del 750? Quali sono le sue vere prestazioni? Come cambiano la tecnica e il carattere del nuovo V2 di Noale? Per scoprirlo, ne abbiamo fatto a pezzi uno e abbiamo parlato con chi l'ha progettato e sviluppato…

Non solo sportive

Aprilia ha rinnovato per il 2017 la sua gamma moto presentando le versioni aggiornate della super naked Tuono 1100 e della SBK RSV4 (per il video della comparativa maxi sportive 2017 cliccate qui). Ma le novità riguardano anche moto forse meno emozionali ma altrettanto importanti. Parliamo delle inedite Dorsoduro e Shiver 900. Cliccate sugli ultimi due link per i test anteprima in versione web, mentre la prova completa è pubblicata su Motociclismo di giugno (cliccate qui per acquistarla in formato PDF). La nuda, poi, è tra le protagoniste della comparativa “naked medie” che costituirà uno dei pezzi forti di Motociclismo di agosto (qui un’anteprima video a caldo a fine prova).
Aprilia Shiver e Dorsoduro 900

A Noale, nel cuore tecnologico Aprilia

Inevitabilmente, a parte qualche piccolo aggiornamento estetico, l’attenzione delle nuove V2 di Noale si concentra sul motore, bicilindrico di 900 cc che rappresenta un’evoluzione del precedente 750. Ma quanto può dirsi cambiato un motore che, a parte i 150 cc e 10 Nm in più, sembra mantenere praticamente tutto della versione da cui deriva (con potenza invariata a 95 CV)? Per capirlo, siamo andati a Noale e lo abbiamo chiesto direttamente agli ingegneri che hanno progettato questo nuovo motore (qui le foto). Nel reparto di ricerca e sviluppo Aprilia (circa 100 tecnici, oltre a quelli che lavorano alle corse dove si occupano della RS-GP e della RSV4 che gareggiano nel Motomondiale e in Superbike) abbiamo trovato un V2 "vivisezionato" che ci ha fornito spunti per molte domande: di seguito le risposte degli ingegneri, nella gallery trovate invece le foto e le descrizioni dei dettagli tecnici.
Marco Riccardi, di Motociclismo, durante l'incontro a Noale con gli ingegneri del Gruppo Piaggio (da sinistra: Marco Ghelardoni, resp. motori moto; Francesco Giari, sperimentazione motori; Adriano Magherini, responsabile sala prove motori)

“Salire coi CV davvero non sarebbe stato difficile. Ma…”

Elaborazione CAD che illustra i componenti interni del nuovo motore Aprilia V2 900 cc
Perché 900 cc e non di più?
Perché volevamo un compromesso tra peso e potenza (ci dice l'ing. Roberto Calò, responsabile dello sviluppo delle moto di Aprilia e Guzzi). Abbiamo privilegiato la coppia ai regimi medio-bassi, comunque il motore ha guadagnato in potenza. Dovevamo sfruttare l’architettura tecnica esistente perché consolidata e robusta.

La potenza dichiarata è di 95 CV. Potevate fare di più?
Potevamo salire senza problemi con i CV. Vi assicuro non sarebbe stato difficile, ma ci siamo orientati su questa prestazione massima anche per avere la possibilità di omologare la moto depotenziata a 35 kW. Ripeto, l’obiettivo di questo motore non è la potenza massima, ma la coppia e la regolarità dell'erogazione.

Avete avuto problemi nel rientrare nella Euro 4?
(risponde l'ingegner Marco Ghelardoni, responsabile dei motori delle moto del gruppo Piaggio, gia capoprogetto del 1200)?
Siamo riusciti a rientrare nella Euro 4 con una serie di interventi limitati grazie a una camera di combustione già ben fatta. Non abbiamo usato l’aria secondaria nello scarico né abbiamo particolarmente lavorato sul rumore. Il gruppo di scarico è simile al precedente anche se il catalizzatore è più efficiente.

“Il 900 deve essere dolce e turistico”

Aprilia Shiver e Dorsoduro 900
Perché avete lavorato sulla corsa e non sull'alesaggio?
Abbiamo preferito incrementare la corsa da 56,4 a 67,4 mm per avere più elasticità e un’erogazione più regolare. Il motore da prestazioni in casa Aprilia è il V4, il 900 deve essere dolce e turistico. Inoltre, aumentare l’alesaggio significava rifare la camera di combustione con un'altra meno compatta, col risultato di avere un motore più adatto ad esprimersi meglio agli alti regimi.

Ci sono differenze tecniche tra i motori della Shiver e della Dorsoduro?
Sono uguali nella componentistica e nella disposizione dei vari organi. Solo lo scarico è leggermente diverso, pure la mappatura dell'accensione-iniezione è dedicata da un modello all’altro. Il cambio è uguale, ma è diversa la rapportatura finale: la Dorsoduro ha un dente di pignone in meno per accorciare tutti i rapporti. La moto ha tre mappature di controllo dell'erogazione della potenza, ma sono state riviste per adeguarle all’aumento della cilindrata e alle specifiche dell'erogazione che volevamo. In generale è stata rifatta la centralina che utilizza un diverso software di controllo. L'accensione-iniezione (Magneti Marelli) è la stessa usata su Tuono 1100 e RSV4. Ovviamente, hanno calibrazioni dedicate a Shiver e Dorsoduro, ma rispetto al passato abbiamo una superiore e più veloce capacità di calcolo dei parametri che servono per determinare la curva di accensione.

I test virtuali al… Nardello

Aprilia Dorsoduro 900 al banco prova nel reparto ricerca e sviluppo di Noale
Quanto tempo è stato necessario per metter a punto il nuovo motore?
(risponde l'ing. Piero Soatti, responsabile progettazione moto Aprilia)
Poco più di un anno. Siamo andati anche sulla pista di alta velocità di Nardò per stressare al massimo il motore, ma la maggior parte delle verifiche vengono fatte con una serie di cicli al banco sia per questo bicilindrico sia per la ciclistica, che sommano circa 50.000 km. Abbiamo un ciclo di simulazione che si chiama Nardello, dall’unione di quanto si può fare a Nardò e al Mugello. I giri percorsi dai collaudatori vengono replicati dal computer che continuamente cambia i rapporti, accelera e frena. Così si riesce a mettere sotto stress tutti gli organi del motore, replicando continuamente le stesse prove e verificando le cause di un guasto ricorrente.

Questo vuol dire che si può fare a meno dei collaudatori?
No, di certo. Le loro sensibilità ed esperienza sono fondamentali. Ancora oggi, nonostante le migliaia di ore al banco prova, la strada serve come ultima delibera di una moto. Dobbiamo verificare come funzionano una moto o uno scooter nelle varie condizioni climatiche. E poi sul banco a rulli non si riescono ancora a definire aspetti pratici, come un cambio che si indurisce. Il piede o la mano di un collaudatore avvertono un comando che si indurisce, la macchina sbatte dentro la marcia senza ritegno e magari si spacca tutto. Però anche il migliore collaudatore non può stare in sella continuamente

Prestazioni motore Shiver 900 (e Dorsoduro) rilevate dal centro prove

Grafico dei rilevamenti prestazioni motore al banco prova di Motociclismo (confronto tra Shiver/Dorsoduro 900 e Shiver SL 750)
  • Potenza massima all’albero: 94,15 (94,71) CV a 8.700 (8.800) giri/min
  • Potenza massima alla ruota: 85,90 (86,41) CV a 8.700 (8.800) giri/min
  • Coppia massima all’albero: 86,00 (85,31) Nm a 6.200 (6.400) giri/min
  • Coppia massima alla ruota: 78,47 (77,83) Nm a 6.200 (6.400) giri/min
  • Potenza specifica all’albero: 105,06 (105,69) CV/litro

Notevole l'incremento di prestazioni del motore 900 (condiviso dai due modelli: le linee sono praticamente sovrapposte) rispetto al "vecchio" 750. La nuova unità allunga un po' meno, ma in maniera insignificante, guadagnando invece tanta schiena soprattutto ai medi regimi. La curva di coppia disegna un andamento sinusoide con due lievi cali in prossimità dei 3.250 e 4.750 giri/min, non avvertibili nella guida su strada.

Dati tecnici dichiarati per il motore della Shiver 900 (e Dorsoduro)

Aprilia Shiver 900 2017 nella prova di Motociclismo
MOTORE 4T, bicilindrico a V longitudinale di 90°, alesaggio x corsa 92x67,4 mm, cilindrata 896,1 cc, rapporto di compressione 11:1, distribuzione bialbero a camme in testa con comando ingranaggi più catena, 4 valvole per cilindro, lubrificazione a carter semi-secco, raffreddamento a liquido, potenza massima 95,2 CV a 8.750 giri/min, coppia massima 90 Nm a 6.500 giri/min.
ALIMENTAZIONE iniezione elettronica Magneti Marelli, comando acceleratore RBW, controllo di trazione; capacità serbatoio carburante 15 (12) litri.
TRASMISSIONE primaria a ingranaggi a denti dritti, rapporto 1,73; finale a catena, rapporto 2,75 (2,93), corona 44, pignone 16 (15) denti.
CAMBIO a 6 marce, valori rapporti: 2,57 in prima, 1,88 in seconda, 1,50 in terza, 1,27 in quarta, 1,13 in quinta, 1,04 in sesta.
FRIZIONE multidisco in bagno d’olio con comando idraulico.
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