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Aprilia RS4 125: test

Sul circuito di Vairano di Vidigulfo abbiamo provato la prima 125 marchiata Aprilia con motore a quattro tempi e ciclistica deriva dalla Derbi GPR, ma rinnovata. Ci è piaciuta l’erogazione fluida del motore, ma è nella ciclistica che questa piccola supersportiva riserva le sue doti migliori.

Aprilia rs4 125: test

 

Vairano di Vidigulfo (PAVIA) - Abbiamo provato la prima quarto di litro marchiata Aprilia con motore a quattro tempi. Sotto le stesse carene della RSV4 1000 (tutte ad eccezione di pancia inferiore, cover serbatoio e dei fianchetti sottosella), la RS4 125 cela una ciclistica derivata da quella della Derbi GPR, su cui i tecnici di Noale hanno lavorato per 18 mesi alla ricerca di migliori prestazioni. Nuovi sono la forcella Paioli USD con steli da 41 mm e l’ammortizzatore posteriore (entrambi non regolabili); nuovo è l’impianto frenante, composto da un disco da 300 mm con pinza radiale a quattro pistoncini e disco posteriore da 218 mm e pinza a singolo pistoncino.

Il motore (omologato Euro3) deriva anch’esso dal monocilindrico bialbero 4V impiegato sulla gamma Derbi, ma monta ora l’iniezione al posto del carburatore, ha la termica rivista e un inedito gruppo cambio-trasmissione.

 

Questa piccola Aprilia per distinguersi dalla concorrenza non ha neppure bisogno di essere alzata dal cavalletto. La linea della sorellona che corre in SBK fa girare la testa anche ai grandi, le finiture sono molto curate, i materiali di ottima qualità. Certo, la nuova nata è meno specialistica della RS 125 2T (che affiancherà in listino per ancora due anni), ma ha tutte le carte in regola per far scuola alle nuove generazioni di smanettoni. In sella, anche i più alti godono di una buona ergonomia: la triangolazione tra i punti di contatto tra moto e pilota consente di trovare un buon mix tra comfort su strada e prestazioni nella guida sportiva. Il motore colpisce per la fluidità dell’erogazione sin dai bassi regimi e per tutto l’arco di utilizzo, che si esaurisce poco dopo gli 11.000 giri. Cambio e frizione sono morbidi da azionare ed efficaci nei cambi di rapporto. Come optional è disponibile persino il dispositivo per il cambio elettronico. Come per ogni Aprilia, però, è nella ciclistica che questa piccola supersportiva riserva le sue doti migliori. Svelta a scendere in piega e rigorosa nel mantenere la traiettoria, la RS4 è una libidine da condurre tra le curve. Le sospensioni hanno una taratura sostenuta, ideale per la guida sportiva e per tutta la durata del test hanno tenuto il passo delle ultraspecilistiche Pirelli Supercorsa SC1 montate per l’occasione.

Bene anche i freni, sia per potenza che per costanza di rendimento, grazie anche ai tubi in treccia e alle pastiglie sinterizzate di primo equipaggiamento.

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