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04 January 2006

Aprilia Pegaso 650 Trail vs BMW F 650 GS

Un cilindro, zero confini.

Come sono fatte




Un viaggio in Sardegna per scoprire l'anima di queste due Enduro stradali nelle condizioni più diverse. Lasciata Milano con pioggia, neve e temperature polari è stata la volta dei tratti misti su asfalto e degli sterrati dell'isola. Ecco come è andata. I rilevamenti al banco completano l'analisi.


Asfalto e fuori



Su strada vanno che è un piacere. Sono quasi delle moto turistiche fatte e finite.
Invece, dove l’asfalto finisce, sanno muoversi dignitosamente a patto di non esagerare col gas e limitarsi a fondi asciutti e compatti. Le coperture infatti (Pirelli Scorpion S/T per l’Aprilia Pegaso Trail e Metzeler Tourance per la BMW F 650 GS) hanno un disegno da “tuttoterreno”: buono su asfalto e onesto nel fuoristrada purché moderato. Oltretutto anche la ruota davanti da 19”, la posizione di guida, il peso non propriamente contenuto e le sospensioni dalla scarsa escursione, mal si conciliano coll’off-road vero. A conti fatti, dunque, i loro parafanghi alti e i manubri larghi sono da considerare solo dei simboli di un retaggio “off road”.


Componenti e accessori



L’Aprilia è fresca e attuale. La BMW accusa invece il peso degli anni, anche nella componentistica. La sua strumentazione, per esempio, è di stampo classico, con due elementi circolari analogici e l’orologio al centro. Quella della Pegaso Trail invece (come sulla Strada), è completa. Sul suo display sono sempre presenti la velocità, l’ora e la temperatura del liquido di raffreddamento. Senza staccare le mani dal manubrio, con l’interruttore “mode” sul blocchetto sinistro, si possono visualizzare due trip parziali con relativi timing, la percorrenza totale, la velocità media e quella massima. Però, per leggere queste indicazioni, bisogna distogliere per un istante l’attenzione dalla strada, anche perché la strumentazione è molto bassa dietro il cupolino. In questo senso la F 650 GS ristabilisce gli equilibri perché offre una lettura più immediata.

Uguali le misure degli pneumatici: 100/90-19 davanti. e 130/80-17 dietro. Anche i freni sono identici. Disco anteriore singolo da 300 mm con pinza flottante a 2 pistoncini e disco da 240 mm con pinza ad un solo pistoncino dietro. BMW ha l’ABS di serie, disinseribile con un pulsante: opzione assolutamente indispensabile in nel fuoristrada.


I prezzi. Accessibile quello dell’Aprilia: 7.150 euro chiavi in mano. Più cara la BMW a 8.150 euro. (Però offre di serie ABS, manopole riscaldate e cavalletto centrale. Che su una moto votata al turismo non guastano mai).


I motori, due "mono" pronti a tutto



Il motore dell’Aprilia Pegaso Trail deriva dalla versione “Strada”
. Si tratta del monocilindrico Minarelli 660 cc a 4 valvole monoalbero.
Quello della BMW F 650 GS è il solito Rotax di 650 cc con distribuzione a 4 valvole con doppio albero a camme in testa e doppia accensione
.
I caratteri leggermente diversi dei due propulsori che si possono cogliere anche senza essere esperti. Erogazione rotonda e tranquilla per la tedesca mentre l’italiana sembra sfoggiare più grinta.  Questa sensazione è stata prontamente smentita dalla prova al banco che rileva 42 CV a 6.000 giri per Aprilia e 45,4 CV a 7.250 giri BMW. Non l’avremmo mai detto: evidentemente la maggior linearità del mono Rotax nasconde la sua reale potenza. Sta di fatto che la Pegaso dà la sensazione di offrire qualcosa in più.

Come vanno





La sella della BMW è ribassata, infossata “dentro” la moto. Una condizione che pregiudica gli spostamenti del pilota (situazione tipica nella guida d’attacco) ma che si apprezza  per la protezione aerodinamica: più efficace rispetto all’Aprilia. In definitiva la F 650 GS è più turistica e morbida e si apprezza per la grande stabilità e il comfort. Il suo terreno ideale è l’autostrada e il misto veloce.
La Pegaso
invece, più divertente e briosa, piace soprattutto nel misto dove si dimostra più reattiva e precisa in traiettoria grazie anche al comportamento delle sospensioni. Pure su sterrato si destreggia meglio della BMW.

All'incirca sui 4.500 giri questi due monocilindrici vibrano entrambi sul manubrio e nella zona serbatoio. Sulle pedane arrivano dopo, quando la lancetta del contagiri supera i 5.500, anche se sulla BMW sono più discrete.
Viaggiando a 130 km/h il contagiri della Pegaso si ferma a un soffio dai 5.000 giri mentre la GS deve invece spingere circa 400 giri più in alto. Nonostante questo la bavarese si è rivelata davvero parca nei consumi: in autostrada si superano abbondantemente i 20 km/l. L’italiana invece - a 130 km/h – percorre 15,5 km/l
. A conti fatti, con l’Aprilia si fanno circa 190 km prima che si accenda la spia della riserva. BMW invece, grazie anche al serbatoio più capiente (17,3 contro 16 litri), oltrepassa i 200 km prima di fermarsi al distributore.

Qualche appunto anche per la trasmissione.
Sulla BMW il cambio è a volte impreciso, soprattutto nella guida “nervosa”.
La Pegaso invece pecca per innesti più duri e una frizione migliorabile nella fase di stacco
.
Una curiosità: la tedesca ha la leva della frizione regolabile, ma non quella del freno; l’italiana esattamente l’opposto.

Fuori dal coro





In Sardegna con noi è venuto anche Angelo Barbiero, 23 anni. Dall’età di 18 è in sella a moto tassellate e ha partecipato anche al mondiale Enduro. A lui abbiamo chiesto cosa ne pensa della KTM LC4 640 Adventure. Il riferimento off-road per la categoria delle Enduro stradali. Costa 9.190 euro. La potenza massima rilevata dal nostro Centro Prove è di 46,07 CV a 7.000 giri/min.

La KTM LC4 640 Adventure mi ha stupito, soprattutto in autostrada.  Pensavo fosse penalizzata dalla sua vocazione “enduro puro”. Invece si è rivelata un’ottima stradista: precisa, con buona protezione aerodinamica, vibrazioni non esagerate e posizione di guida comoda. Salire in sella non è uno scherzo neanche per i piloti più alti, ma una volta montati a cavallo si scopre che, se sull’asfalto è bella, in fuoristrada non ha rivali".

"Nel misto veloce e scorrevole è una favola: molto stabile e precisa. Ad alta velocità dà molta sicurezza anche sulle buche. Nello stretto si sente che non è un 450, a causa soprattutto nel serbatoio dakariano, ma la differenza da una racing pura non è poi così grande. Un piccolo, ma importante particolare: i paramani, molto comodi nel fuoristrada (soprattutto per evitare il ramo che può tirare improvvisamente il freno anteriore), risultano anche un’utile protezione dal freddo su strada, soprattutto in questa stagione. Unico difetto: il parafango a filo ruota che, col fango, potrebbe rivelarsi un problema. È una moto che con Aprila e BMW dovrebbe condividere il settore commerciale, ma basta osservare la componentistica per capire la differenza
”.

In sintesi






LE SCHEDE


Aprilia Pegaso 650 Trail


Motore: a 4 tempi, 1 cilindro, alesaggio per corsa 100x84 mm, cilindrata 659 cc, rapporto di compressione 10:1, distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena, 4 valvole, raffreddamento a liquido, potenza max 50 CV (37 kW) a 6.250 giri, coppia max 6,25 kgm (61,31 Nm) a 5.200 giri. Lubrificazione: a carter secco. Alimentazione: iniezione elettronica, corpo farfallato da 44 mm; capacità serbatoio carburante 16 litri di cui 3,5 di riserva. Accensione: elettronica digitale. Impianto elettrico: batteria 12V-12Ah. Trasmissione: primaria a ingranaggi a denti dritti, rapporto 2,083 (75/36); finale a catena, rapporto 2,933 (44/15). Cambio: a 5 marce. Valore rapporti: 2,500 in prima, 1,625 in seconda, 1,150 in terza, 0,909 in quarta, 0,769 in quinta. Frizione: a dischi multipli in bagno d’olio con comando meccanico. Telaio: monotrave in acciaio a culla aperta, inclinazione cannotto di sterzo 27, avancorsa 106. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica con steli da 45 mm, escursione ruota 170 mm; posteriore forcellone oscillante in acciaio con ammortizzatore regolabile nel precarico della molla e nel freno in estensione, escursione ruota 170 mm. Ruote: a raggi con canale in alluminio, ant 2.15x19”, post 3.00x17”; pneumatici ant 100/90-19, post 130/80-17. Freni: Brembo, ant a disco singolo da 300 mm con pinza a 2 pistoncini; post a disco da 240 mm con pinza a un pistoncino. Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.160, larghezza 810, interasse 1.479, altezza sella 820, peso a vuoto nd. Prestazioni: velocità max nd.
Manutenzione
Tagliando: programmato ogni 10.000 km. Lubrificazione: olio raccomandato multigrado SAE 15W-50; controllo ogni 10.000 km, sostituzione ogni 10.000 km. Distribuzione: gioco valvole da controllare ogni 20.000 km, aspirazione nd, scarico nd. Pneumatici: pressione di gonfiaggio, ant 1,8 bar, post 1,9 bar (2,0 ant e 2,2 post con passeggero)
Dati anagrafici
Costruttore: Aprilia, via Galileo Galilei 1, Noale (VE), tel 041/5821911, fax 041/5829590, www.aprilia.com. Gamma colori: grigio. Garanzia: 2 anni formula chilometraggio illimitato. Prezzo: 7.150 euro indicativo chiavi in mano. Optional: leva freno ant regolabile, portapacchi, bauletto da 28 litri, baule New Concept da 28 litri, Street Case da 45 litri, valigie laterali semirigide, copriserbatoio e zainetto da serbatoio, sella rialzata (+ 40 mm), kit scarichi slip-on in titanio Aprilia by Akrapovic omologati, paramani e parti carrozzeria in fibra di carbonio, antifurto elettronico.

BMW F 650 GS


Motore: a 4 tempi, 1 cilindro, alesaggio per corsa 100x83 mm, cilindrata 652 cc, rapporto di compressione 11,5:1, distribuzione a doppio albero a camme in testa con comando a catena, 4 valvole, raffreddamento a liquido, potenza max 50 CV (37 kW) a 6.500 giri, coppia max 6,1 kgm (60 Nm) a 5.000 giri. Lubrificazione: a carter secco. Alimentazione: iniezione eletronica; capacità serbatoio carburante 17,3 litri di cui 4,5 di riserva. Accensione: elettronica digitale. Impianto elettrico: batteria 12V-12Ah; avviamento elettrico. Trasmissione: primaria a ingranaggi a denti dritti, rapporto 1,945; finale a catena, rapporto 2,937. Cambio: a 5 marce. Valore rapporti: 2,750 in prima, 1,750 in seconda, 1,310 in terza, 1,050 in quarta, 0,840 in quinta. Frizione: a dischi multipli in bagno d’olio con comando meccanico. Telaio: a doppio trave in profilato d’acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 29,2, avancorsa 113 mm. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica con steli da 41 mm, escursione ruota 170 mm; posteriore forcellone oscillante in acciaio con ammortizzatore regolabile nel precarico della molla, escursione ruota 165 mm. Ruote: a raggi con canale in alluminio, ant 2.50x19”, post 3.00x17”; pneumatici ant 100/90-19, post 130/80-17. Freni: Brembo, ant a disco singolo da 300 mm con pinza a 2 pistoncini; post a disco da 240 mm con pinza a un pistoncino.  Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.175, larghezza 910, altezza 1.265, interasse 1.479, altezza sella 780, peso a vuoto 175,4 kg. Prestazioni: velocità max nd.
Manutenzione
Tagliando: programmato ogni 10.000 km. Lubrificazione: olio raccomandato multigrado SAE 20W-50; controllo ogni 1.000 km, sostituzione ogni 10.000 km. Distribuzione: gioco valvole da controllare ogni 10.000 km, aspirazione 0,3 mm, scarico 0,3 mm. Pneumatici: pressione di gonfiaggio, ant 2,2 bar, post 2,5 bar.
Dati anagrafici
Costruttore: BMW Motorrad, Hufelandstrasse 4, D-80937 Munchen, Germania. Importatore: BMW Motorrad Italia S.p.a, via della Unione Europea 1, 20097 San Donato Milanese (MI), tel 02/51610111, www.moto.bmw.it. Gamma colori: rosso, argento, nero. Garanzia: 2 anni formula chilometraggio illimitato. Prezzo: 8.150 euro indicativo chiavi in mano. Optional: Valigie laterali rigide, top-case da 31 litri, soft-bag, borsa da serbatoio, sella ribassata, sella monoposto con portapacchi, paramani, parabrezza alto, paramotore.

I rilevamenti





La curva di coppia della Pegaso accusa una flessione a 3.750 giri e raggiunge i 5,24 kgm a 5.000 giri. Più lineare la curva di potenza, che raggiunge il suo picco a 6.000 giri.

La BMW è in grado di allungare fino ai 7.000 e così guadagna 3,41 CV in più rispetto all’Aprilia. La coppia rimane invece più contenuta.
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