Il 12° round dell’AMA Supercross va in scena nel fantastico palazzetto di Detroit, il Ford Field Stadium. Il percorso è caratterizzato da un singolare ferro di cavallo in mezzo alle tribune, sottraendo posti a sedere per il pubblico ma offrendo altresì uno spettacolo senza paragoni. Il migliore ad esprimersi sul tracciato della cittadina americana è Eli Tomac (GEICO Honda), più veloce del leader della classifica generale Ryan Dungey (Red Bull KTM), costretto ad interrompere la serie vincente iniziata un mese fa ad Atlanta 2. Tomac dà pieno sfogo al proprio talento, guidando in modo fluido, stiloso ed estremamente veloce tra salti, whoops, table top e curve a gomito, senza mai commettere un errore nel main event. Dungey, dal canto suo, si accontenta volentieri della seconda posizione, vista la situazione generale di Campionato: Ken Roczen (Suzuki RCH) out per infortunio, Trey Canard (Honda HRC) impossibilitato a correre nel main event di Detroit per un incidente durante la qualifica con Jake Weimer (Monster Energy Kawasaki), che gli procura una frattura al braccio, Cole Seely (Honda HRC) non sempre costante nei risultati. Ora Dungey vanta 67 punti di vantaggio su Canard nella generale, 77 su Tomac e 91 su Seely. L’americano della KTM sembra possa dormire sonni tranquilli, ma la storia dell’AMA insegna che nulla si vince prima dell’ultima bandiera a scacchi, tante sono le insidie dei tracciati indoor. Positiva anche la performance di Cole Seely, che sta prendendo confidenza con il podio della 450 dopo qualche apparizione lo scorso anno nella categoria regina. Se ad inizio Campionato il titolo di “rookie of the year” sembrava spettare al suo avversario in 250 Jason Anderson (Rokstar Energy Husqvarna), nelle ultime gare ci siamo convinti del contrario: Seely sta dando prova di avere grande talento e la determinazione giusta per stare nelle posizioni che contano. Prima di proseguire con la lettura, vi consigliamo di sfogliare la gallery e guardare il video highlights.