Statistiche web

Usato offroad: 20 consigli per sceglierlo bene

Come scegliere la moto da cross o enduro usata? 20 consigli/regole per evitare fregature! Ecco cosa controllare per fare un acquisto oculato, spendere bene i propri soldi, valutare le offerte del web e capire quando una moto da fuoristrada  è un… usato sicuro o è meglio lasciar perdere

Servono buon senso, attenzione e competenza

Nel mondo del fuoristrada, le novità per l’anno successivo arrivano già dalla tarda primavera del precedente. Significa che, fin da dopo l’estate, il mercato sta già proponendo  un po’ di usato “fresco” di chi si è fatto l’ultima novità, ma è con l’autunno che il mercato del "seconda mano" si popola alla grande. Quello più fresco, poi, è in questo momento che prende la mazzata di svalutazione, quindi è possibile comprare una moto recente o attuale ad un ottimo prezzo rispetto al valore di listino di inizio stagione. Ma come valutare un’offerta e come evitare di buttare via soldi? Molto difficile. Prima di tutto serve del buon senso; a parte statistiche e leggi del web (dove troviamo la maggior parte dell’offerta) è la conoscenza della meccanica ad aiutarci, perché ci sono punti di usura difficilmente camuffabili. Le moto parlano, basta ascoltarle. Ecco i nostri 20 consigli (e una gallery per rendere il tutto più chiaro).

Riconoscere l’usato sicuro

  1. UN GIRO SUL WEB - Ormai chi vuole comprare una moto usata, anche solo per farsi un’idea dei prezzi, per prima cosa si fa un bel giro dei siti dell’usato. Guardando gli annunci, prima ancora di analizzare i mezzi, è bene controllare da quanto tempo sono state inserite le inserzioni. A volte ci sono moto belle e particolari che aspettano il cultore ma, più spesso, se la moto resta troppo online, è perché il prezzo è alto. O per altri motivi. Ma non è affatto detto che se una moto costa poco sia un affare. Dipende dalle ore di vita, dalla manutenzione fatta, dalle condizioni di utilizzo.
  2. TAGLIANDI IN ORDINE - Per le moto che ne dispongono, è bene accertarsi che lo "storico" sia a posto e aggiornato; è un buon indice. Non tutte le Case offrono la stessa documentazione, ma quello che c'è di default deve essere completo. Husqvarna e KTM, ad esempio, offrono uno storico molto preciso e dettagliato. Se sono stati fatti tutti i richiami e gli aggiornamenti, vuol dire che il proprietario era un preciso e la concessionaria, di volta in volta, ha tenuto il mezzo in condizioni ottimali. Alcune operazioni possono sembrare banali, ma in certi casi gli aggiornamenti interessano anche elementi come il cambio o la biella...
  3. OCCHIO DA DOVE VIENE - Una differenza possono farla le condizioni ambientali, cioè in che terreno sono state usate prevalentemente: una moto ligure si distingue da una del pavese, così come entrambe sono diverse dalle moto del centro-Italia. A parità di utilizzo e condizioni, anche la qualità dell'acqua usata per lavarle incide sui materiali. Le moto che vengono da regioni molto sassose saranno sicuramente più “limate” di quelle che arrivano da zone sabbiose. Le enduro avranno il forcellone e i piedini delle forcelle segnati, magari un disco storto e segni di usura più evidenti, a parità di ore, rispetto a chi gira sulla terra. Questo non è per forza un male, è un segno di usura riconoscibile, più estetico che altro; ma in questo caso è bene controllare che non ci siano crepe nei carter, nei radiatori e che i dischi e i cerchi siano dritti. Una moto che ha girato nella sabbia appagherà di più l'occhio, ma va valutato bene il motore: se parte bene o se fa fatica (valvole fuori posto), se il motore ha compressione o no (2T), come si presentano il filtro e il collettore di aspirazione sotto di esso: se dietro il filtro il collettore è sporco di sabbia, il motore ha preso una "limata". In definitiva, una moto mitragliata di sassi potrebbe essere più affidabile di una perfetta e senza righe, ma col motore brasato.
  4. LA SELLA - Anche se la copertina è buona, potrebbe esserci la spugna sfondata o lo scafo spaccato.
  5. I DOCUMENTI - Sia che si acquista una moto da enduro in una concessionaria sia da un privato, chiedete sempre il libretto di circolazione e il certificato di proprietà. Nel caso di una moto da cross chiedete il documento d'orgine, utile a capirne la provenienza; se arriva dal canale ufficiale o se di importazione parallela. Questo sarà utile anche quando andremo a rivendere la moto a nostra volta.
  6. RADIATORI - Verificare che le alette degli elementi siano dritte e non tutte piegate, che gli elementi stessi siano dritti e che non ci siano saldature sospette
  7. CARTER MOTORE - Verificare lo stato di usura dei coperchi e che in generale non siano crepati o saldati.
  8. IMPIANTO SCARICO - Verificate se è ben fissato o se gli accoppiamenti sono storti o consumati (4T) e se vibra perché i supporti elastici sono consumati (2T), oltre ad accertarsi che non ci siano ammaccature eccessive. Valutare anche il livello di rumorosità.
  9. IL FILTRO - A parte essere pulito e ben ingrassato, deve avere la spugna tonica e senza tagli o buchi. Inoltre è importante che la cassa filtro sia pulita dentro e anche dietro il filtro; cioè nel condotto di aspirazione è importante non ci sia della sabbia, altrimenti è sicuro che il motore ha preso una “sabbiata”
  10. TELAIO E FORCELLONE - Per i telai in alluminio le saldature sono importanti: se sono spianate la moto ha girato tanto. Fate attenzione anche alle saldature in zona cannotto di sterzo. La culla (per tutti) è molto esposta: controllare che non abbia bolli evidenti, crepe o che la vernice sia rovinata.
  11. MONOAMMORTIZZATORE - Controllare se il corpo del mono è consumato dallo stivale e se i piedini della forcella sono rovinati, questi sono elementi che possono indicarci quanto la moto è stata usata. Controllare  il retrotelaio, verificando se è segato dalle vibrazioni di plastiche e sella e se è dritto.
  12. I COMANDI - Le leve non devono avere troppo gioco rispetto al loro fulcro; i comandi devono essere ben lubrificati e precisi nel funzionamento.
  13. DISCHI FRENO - Controllare se sono scalinati e se sono dritti.
  14. SNODI E CUSCINETTI - Si fa in fretta a spendere una cifra in caso di una revisione: cuscinetti ruote, cuscinetti e gabbie forcellone più leveraggi, cuscinetti piastre sterzo, quelli del pedale freno… Verificate quanto gioco hanno e se gli snodi sono liberi o meno.
  15. I CERCHI - Soprattutto con i cerchi anodizzati, è facile vedere quanto il bordo della lama su cui va a lavorare la spalla della gomma sia consumato. Tra dischi freno, cuscinetti e trasmissione, quindi, valutando le ruote ci sono molti fattori da prendere in considerazione.
  16. LE TESTE DELLE VITI - Se sono macinate o se sono consumate, possono indicare quanto sono state “girate”. Oltre a loro, le boccole di fissaggio delle plastiche: a patto che ci siano ancora tutte, quelle dei parafanghi posteriori, dei convogliatori, possono parlare al posto di una grafica nuova fiammante per dirci le ore di funzionamento del mezzo: se le plastiche sono fresche, ma vibrano...
  17. CABLAGGI E FILI – Controllare i connettori del cablaggio (se hanno i contatti ossidati), i sensori delle moto dotate di iniezione, le coperture di schermo, le guaine: il cablaggio deve essere integro, non devono essere presenti manomissioni, fili che girano, sensori esclusi, ecc...
  18. LE VIBRAZIONI - Un dato molto importante che si può valutare a moto accesa, anche senza provarla, sono le vibrazioni e in particolare da dove provengono. A parte quelle legate al motore e alla sua buona salute o meno, anche quelle della ciclistica sono importanti: possono parlare al posto di un kit di grafiche nuovo fiammante. Ad esempio, vibrazioni eccessive sul piano della sella potrebbero indicare che il forcellone non è ben chiuso o che i cuscinetti sono consumati.
  19. IL NEGOZIO DÀ PIÙ GARANZIE - Se si compra la moto da una concessionaria o da un negozio si è, ovviamente, più tutelati. La tutela è difficile da definire con confini precisi, ma in generale è insolito prendere un pacco clamoroso da una concessionaria, perché non è interesse di nessun professionista attribuirsi la nomea di bidonista. Sfortunatamente per le moto “racing”, cioè quelle che non hanno garanzia da nuove, non è facile stipulare polizze di copertura aggiuntiva. Rimangono buona fede e volontà del concessionario e la ragionevolezza del cliente sui due piatti della bilancia.
  20. LAVAGGIO E PULIZIA - Meglio una moto le cui plastiche e le superfici in generale non appagano tanto l’occhio, ma che sia ben lubrificata e sana di struttura. Magari il proprietario la lavava poco, ma la teneva sempre ben controllata. Anche perché il lavaggio è una questione complessa e spesso è meglio non lavare una moto che pulirla e lasciarla nel box senza neanche accenderla dopo. Le moto che sono pulite, ma guardandole bene hanno il fango dietro alla protezione pignone, tra paramotore e motore-telaio, dietro i profili delle plastiche o dentro la cassa filtro, sono state lavate male. Se succede una volta, nulla di grave, ma se è la normalità non va bene.
© RIPRODUZIONE RISERVATA