Sul numero di
Motociclismo di febbraio 2016 abbiamo iniziato la nostra inchiesta sui prodotti contraffatti, con l’obiettivo di stanare gli imbroglioni per tutelare sia la sicurezza di chi va in moto sia la sopravvivenza delle aziende che fanno prodotti di qualità. Abbiamo così acquistato vari accessori e capi di abbigliamento di marca, ma di provenienza orientale, per sottoporli alle nostre prove e valutazioni, nonché alle analisi del centro prove e dei laboratori specializzati di cui ci avvaliamo per i nostri rilevamenti. Dopo una
panoramica generale sugli esiti dei primi test e qualche confronto sulle “cinesate”, siamo pronti ad approfondire l’argomento: proprio in queste settimane stanno infatti per arrivare in redazione un casco “Shoei” da 90 euro, un paraschiena “Dainese” da 25 ed altri accessori sospetti… vi diremo chi li commercializza, perché riesce a farla franca, e quant’è grande la differenza col prodotto originale. State sintonizzati per saperne di più!
Per scoprire qual è il vostro tipo di rapporto con questo tipo di prodotti, e cosa ne pensate a riguardo, ad inizio settimana vi abbiamo proposto un sondaggio a tema; da ciò che è emerso dagli oltre 1.200 voti ricevuti notiamo con piacere che il motociclista italiano ci tiene alla qualità dei prodotti che acquista e non mette a rischio la propria pelle solo per risparmiare qualche euro.
La stragrande maggioranza dei votanti ammette infatti di non aver mai acquistato prodotti di provenienza asiatica (73%) e mai lo farebbe (74%), nemmeno di fronte a forti sconti sul prezzo di listino; questo perché ritiene che siano dei delle copie illegali, dei “tarocchi” di cui non ci si può fidare (70%).